GRECIA (LaPresse/AFP) – Una ex deputata turca del partito filocurdo Hdp, Leyla Birlik, condannata in Turchia per “insulto al presidente”, è fuggita in Grecia mentre era in libertà vigilata. E ha chiesto asilo politico. La 44enne si è presentata mercoledì alla polizia di Alessandropoli, vicino alla frontiera terrestre tra i due Paesi che ha attraversato illegalmente, ha fatto sapere la polizia.
Le accuse rivolte all’ex deputata filo-curda
La ex deputata resta trattenuta nel posto di polizia. Secondo l’agenzia di stampa turca Dha, Birlik era stata condannata in contumacia a gennaio scorso a un anno e nove mesi di carcere. Per una dichiarazione risalente al 2015. Eletta nella provincia di Sirnak, nel sudest turco a maggioranza curda, la politica era stata arrestata anche nel novembre 2016, accusata di “propaganda terroristica” e appartenenza al partito separatista curdo Pkk, considerato “terrorista” da Ankara e Usa, secondo Cnn-Turk.
Relazioni tese tra Turchia e Grecia
Era poi stata arrestata di nuovo nel gennaio 2017, poi rilasciata con la condizione e con il divieto di uscire dal territorio turco. Le relazioni fra Atene e Ankara sono tese da quando la Grecia ha rifiutato di estradare otto militari turchi fuggiti dal loro Paese, ore dopo il colpo di stato fallito nel luglio 2016. La Grecia ha loro concesso l’asilo. Centinaia di turchi sono fuggiti in Grecia e vi hanno richiesto asilo, per sfuggire alle purghe lanciate dopo il fallito golpe.