Turchia, Imamoglu: l’astro nascente che fa tremare Erdogan

Nella corsa per la poltrona di primo cittadino di Istanbul ha sconfitto l'ex premier Yildirim due volte

(Photo by Adem ALTAN / AFP)

ISTANBUL – Quasi sconosciuto solo qualche mese fa, il nuovo sindaco di Istanbul Ekrem Imamoglu, che ha battuto per due volte il fedelissimo di Erdogan Binali Yildirim, si è imposto come icona di un’opposizione da tempo incapace di scalfire il presidente turco. Quarantanove anni, occhiali senza montatura, flemma e camicie bianche abbottonate fino al collo, Imamoglu non ha l’aria minacciosa. Ma battendo il candidato del ‘sultano’ ha posto fine al mito dell’invincibilità alle urne del partito presidenziale, l’Akp.

La corda di Imamoglu alla conquista di Istanbul

Nella corsa per la poltrona di primo cittadino di Istanbul ha sconfitto l’ex premier Yildirim due volte. La prima il 31 marzo, quando tutta la Turchia è andata alle urne per le municipali; ma allora, trattandosi di una vittoria di misura, l’Akp ha presentato ricorsi denunciando massicce irregolarità, ottenendo l’annullamento del risultato.

La città è chiamata alle urne

Istanbul è tornata allora alle urne oggi, domenica 23 giugno, e i cittadini hanno confermato il risultato consegnando al candidato dell’opposizione un ampio vantaggio, tanto che l’uomo di Erdogan ha ammesso la sconfitta poco dopo la pubblicazione dei primi risultati: “Secondo i risultati, il mio rivale Ekrem Imamoglu è in testa nella corsa. Mi congratulo con lui e gli auguro buona fortuna”, ha dichiarato Yildirim alla stampa.

Imamoglu sarebbe uscito vincitore in ogni caso, ma avere conquistato Istanbul conferma il suo essere l’astro nascente della politica turca, con le carte in regola – almeno finora – per sfidare Erdogan nelle prossime presidenziali, in programma per il 2023. Istanbul era da anni un feudo di Erdogan, città di origine dell’attuale presidente, di cui è anche stato sindaco.

La città chiave della scena politica turca

Guidare Istanbul, capitale economica e demografica della Turchia, permetterà a Imamoglu di affermare la sua statura politica. Fu questo stesso incarico, ricoperto dal 1994 al 1998, a lanciare Erdogan sulla scena nazionale. Dopo l’annullamento della sua prima vittoria, a marzo, aveva scelto di fare campagna offrendo un messaggio rassicurante, riassunto dallo slogan ‘Tutto andrà bene’.

Gli esordi e l’ascesa politica

Nato nel 1970 a Trabzon, nel nordest, sulle rive del Mar Nero, Imamoglu ha studiato economia aziendale all’università di Istanbul, per poi ottenere un master in gestione. Prima di lanciarsi in politica una decina d’anni fa sotto la bandiera del partito d’opposizione socialdemocratico Chp, aveva lavorato per l’impresa edile di famiglia. Poi nel 2014 viene eletto sindaco di Beylikdüzü, un distretto di Istanbul. Imamoglu condivide con il presidente Erdogan una passione per il calcio, sport che ha praticato a livello amatoriale prima di unirsi alla direzione del club della sua città natale, il Trabzonspor.

Il suo profilo, al tempo stesso membro del partito laico Chp e musulmano praticante, ha permesso a Imamoglu di sedurre al di là della base tradizionale della sua formazione politica. È anche sostenuto dal partito nazionalista Iyi e da quello filocurdo di sinistra Hdp, concentrando intorno a sé una sintesi politica stupefacente.

(LaPresse/AFP)

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