TORRE DEL GRECO – Sono ore tremende a Torre del Greco. La Turris è sull’orlo del baratro e lunedì rischia di essere esclusa dal campionato per inadempienze finanziarie. Domani la squadra andrà in campo al Liguori contro il Crotone (partita anticipata di 24 ore rispetto al previsto) e potrebbe essere l’ultima partita. In città striscioni dei tifosi contro la proprietà, querelle social di ogni tipo che hanno spinto persino l’Arcigay sul piede di guerra, mentre i tifosi aspettano una buona notizia. E non è detto che quella buona notizia, esclusa dai più, non possa alla fine arrivare. Nessuno nasconde la situazione critica. Ma, interpellato da Cronache, il presidente Ettore Capriola non si è nascosto ed ha fatto il punto della situazione: “Siamo stati fortemente presi di mira da una parte della stampa sensazionalistica locale che ha danneggiato l’immagine della società nonché della controllante nonché del sottoscritto.
Questo ha bloccato qualsiasi tipo di interesse esterno da parte di potenziali nuovi soci e di nuovi sponsor. Il danno patrimoniale subito è rilevantissimo e sarà successivamente oggetto di quantificazione giudiziaria.
Stiamo lavorando per garantire l’adempimento della scadenza del 16 dicembre. Speriamo nelle prossime ore di poter dare un annuncio positivo per la vicenda. Abbiamo a cuore le sorti della Turris, ce la stiamo mettendo tutta. Comunque ci saranno importanti cambiamenti consequenziali a tutte le condotte tenute anche dai dipendenti”. Un messaggio di speranza, quello del presidente Capriola, subentrato negli ultimi mesi alla guida del club. Parole importanti che arrivano in un momento delicatissimo, al quale hanno contribuito anche le dimissioni, dopo quelle dello storico segretario Peppe Panariello, del team manager Riccardo Gaglione, figlio dell’ex presidente Rosario Gaglione. C’è tempo fino a lunedì per pagare il dovuto ed evitare che la Turris sparisca, a campionato in corso, dal calcio professionistico. Saranno decisive le prossime ore, come confermato dallo stesso numero uno del club corallino, che ha detto a chiare lettere di non avere intenzione di mollare. La speranza dei tifosi è che la gara con il Crotone possa essere preceduta da un annuncio che faccia in modo che la partita si trasformi da ‘funerale’ in momento di gioia. Perché il destino di una società storica, con 80 anni esatti di calcio alle spalle, sta a cuore a tutto lo sport campano e in primis ai sostenitori della Turris, che non l’hanno abbandonata al di là della categoria. E quel “ce la stiamo mettendo tutta” di Capriola tiene accesa ancora la speranza.
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