CASERTA – Serve una sostituta. Bisogna scegliere chi prenderà il posto di Veronica Biondo nella lista di Forza Italia per le Regionali della circoscrizione casertana. Poche ore dopo il suo arresto – è finita ai domiciliari con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso – il coordinatore regionale forzista ha annunciato che la vicesindaca di Santa Maria a Vico non avrebbe più fatto parte della formazione azzurra. Ma chi la rimpiazzerà? È già iniziato il toto-nomi, che dovrebbe arrivare a una decisione verosimilmente entro oggi, anche se c’è tempo fino a domani a mezzogiorno per la presentazione ufficiale delle liste. Tra i primi nomi circolati c’è quello di Luigia Martino, considerata vicina a Nicola Caputo, ex assessore regionale deluchiano e oggi vicecoordinatore regionale di Forza Italia. In pole, però, sembra esserci Elisabetta Corvino, candidata sindaco a Casal di Principe, sconfitta al ballottaggio da Ottavio Corvino. Nelle ultime ore si è aggiunta anche un’altra ipotesi femminile: Isabella Capitelli, sorella di Gerardo Capitelli, consigliere comunale di Santa Maria Capua Vetere, ritenuto vicino a Giovanni Zannini.
Si tratta tuttavia di possibili candidature che non coprirebbero il vuoto territoriale lasciato da Biondo nella Valle di Suessola, area dove la vicesindaca avrebbe concentrato la propria base elettorale. Le ipotesi in campo, infatti, si riferiscono ad altri contesti geografici, in particolare il Sannio-Matese e l’Agro aversano. In ogni caso, il ‘caso Biondo’ ha inevitabilmente scosso gli equilibri interni di Forza Italia. Un partito in crescita nei consensi, che punta a racimolare un cospicuo bottino di voti e a dare forza alla candidato governatore del centrodestra, Edmondo Cirielli, ma anche attraversato da due anime che dovranno impara- re a convivere e trovare un punto d’intesa: da un lato quella legata a Giovanni Zannini, consigliere regionale uscente mondragonese (e ricandidato), dall’altro quella che fa riferimento a Nicola Caputo. Il nome della sostituta – assicurano fonti interne al partito – sarà scelto tenendo conto sia dell’equilibrio territoriale sia di quello politico interno. Una decisione delicata che, al di là delle strategie elettorali, dovrà evitare nuove frizioni in un momento in cui Forza Italia sta provando a ricompattarsi.



















