TUTTI I NOMI E FOTO. Colpo al clan dei Casalesi: 5 arresti. Patto con i Di Lauro per la droga: 24 indagati

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CASAL DI PRINCIPE – Un’inchiesta che scoperchia i nuovi affari della fazione Schiavone e svela un’inedita alleanza tra Casalesi e il clan Di Lauro di Secondigliano. È il bilancio dell’operazione scattata ieri che ha portato all’arresto di 5 persone tra le province di Caserta e Napoli. In cella Pasquale Apicella, 57 anni, detto ‘bellomm’. Arrestato nel 1997, il boss fu scarcerato nel 2021 dopo quasi 24 anni di detenzione. I carabinieri della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda, per reati contestati a vario titolo dall’associazione mafiosa all’estorsione, dal trasferimento fraudolento di valori fino al traffico di droga. Uno degli aspetti più inquietanti emersi dalle indagini, condotte tra il 2022 e il 2023, riguarda un’azienda casearia del territorio. Secondo gli inquirenti, un esponente di spicco del clan Schiavone avrebbe preteso una somma enorme, tra i 700 e gli 800mila euro. In alternativa al pagamento, l’uomo avrebbe imposto l’assunzione delle due figlie del cognato, un operaio deceduto proprio in quell’azienda a seguito di un incidente sul lavoro. Una richiesta avanzata come “ristoro extra” rispetto ai risarcimenti già previsti dalla legge, dimostrando la pressione asfissiante del clan sulle imprese locali anche in situazioni tragiche.

In carcere oltre ad Apicella sono stati ristretti Giuseppe Alfano, Giovanni Cortese detto ‘o cavallaro, il figlio Mario Cortese e Domenico Fontana detto ‘o malese. Nella stessa inchiesta sono indagati a piede libero Augusto Bianco, Mariano Bianco, Anna Cammisa, Anna Cerullo, Salvatore Cantiello, Vincenzo Cantiello, Maria Giuseppa Cantiello, Filippo Caran- nante, Daniele Corvino, Luigi Corvino, Emauela Genova, Davide Grasso, Armando Maglione, Silvana Panaro, Francesco Siciliano, Antonio Silvestri, Vincenzo Vitale, Teresa Bianco, Teresa Corvino, Salvatore Petrillo, Gianluca Sarracino, Maria Apicella, Angela Schiavone e Valentina Ester Schiavone. L’indagine ha documentato un salto di qualità nelle relazioni criminali: i Casalesi avrebbero stretto un patto con quattro intermediari del clan Di Lauro per il traffico illecito di sostanze stupefacenti. Nel corso delle operazioni, i militari hanno infatti sequestrato un chilogrammo di cocaina. Ma il business del clan non si fermava alla droga.

Nel recupero crediti il clan interveniva con metodi violenti per conto di imprenditori compiacenti nel settore dell’edilizia. Sul versante delle intestazioni fittizie scoperta una società di autonoleggio a Casal di Principe, intestata a un prestanome per evitare sequestri patrimoniali. Per le truffe Rc Auto, l’organizzazione era attiva nel coordinamento di frodi assicurative per rimpinguare le casse del clan. L’inchiesta conferma come il clan, nonostante i colpi inferti dallo Stato, tenti continuamente di rigenerarsi attraverso la diversificazione degli affari (dal noleggio auto alle assicurazioni) e il mantenimento di un controllo capillare sul territorio tramite l’estorsione. L’operazione rappresenta un segnale forte alla cittadinanza proprio alla vigilia delle festività natalizie, un periodo storicamente delicato per la pressione del racket sulle attività commerciali.

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