Di Attilio Celeghini
MILANO (LaPresse) – Provaci ancora Ceck. Marco Cecchinato vuole continuare a sognare e l’Italia insieme a lui. Il ragazzo di Palermo, capace di riportare l’Italia, dopo 40 anni, in semifinale al Roland Garros, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Certo, nelle ultime ore, dopo la strepitosa vittoria contro Novak Djokovic, re caduto che non riesce più a rimettersi sulla strada verso la corona, la parte del Paese che non mastica di tennis lo ha riempito di attenzioni come mai non era capitato nella sua carriera.
Interviste, messaggi: tutti pazzi per il ‘Ceck’
Che contro ogni pronostico ha incantato Parigi con la sua cavalcata da leggenda e tutti pronti a mettersi domani davanti allo schermo per tifare. Sperando venga scritta in una nuova pagina del libro del tennis azzurro. Occhi puntati sul “Philippe Chatrier” sul match che domani apre il programma. La grande rivelazione dello Slam parigino sfiderà l’austriaco Dominic Thiem, uno che sul rosso si trova particolarmente a suo agio. Entrambi a caccia della prima finale in un Major. Nel 2014 Cecchinato si arrese al ‘robot’ di Wiener Neustadt nelle qualificazioni a Doha. Ma l’anno prima lo aveva battuto in un torneo futures a Modena.
“Ricordo quel match, ma qui il contesto è ben diverso. Io però voglio provarci con tutte le mie forze”, ha chiarito ieri l’ottavo italiano a raggiungere la semifinale del Roland Garros.
Nel’attesa della grande sfida, il 25enne siciliano si è levato un’altra soddisfazione in questi magici giorni parigini
L’incontro con Marat Safin, ex numero uno del mondo ed idolo d’infanzia di Cechinato. E oggi, complice l’Atp, ha potuto stringergli la mano. “L’ho sempre ammirato, era il mio idolo tennistico quando ero giovane. Mi ha detto che venerdì sarà in tribuna al Philippe Chatrier per assistere alla mia semifinale qui a Parigi. Una grande emozione e un grande onore per me”.
“Sono rimasto molto impressionato. Confesso di aver visto giocare Marco per la prima volta contro Djokovic e non pensavo fosse così forte”, ha detto Marat. “Nel quarto set c’è stato un momento in cui sembrava poter perdere. In quel frangente ha mostrato grande forza, come un guerriero dell’antica Roma”. Proiettandosi alla semifinale, il russo si è detto convinto che Cecchinato “possa creare qualche problema a Thiem. Hanno un modo di giocare simile ma il carattere è diverso. La regolarità dell’austriaco contro il maggiore estro dell’italiano”.
Dopo la sfida Cecchinato-Thiem, andrà in scena la semifinale che oppone Rafa Nadal, numero 1 del mondo e campione in carica, che insegue l’11esimo sigillo, e l’argentino Juan Martin Del Potro, tornato in semifinale a Parigi dopo nove anni.
Il meteo ha consentito il proseguimento dei due quarti interrotti ieri e sotto il sole lo spagnolo si è liberato dell’argentino Diego Schwartzman, numero 12 della classifica mondiale e 11esima testa di serie. 46 63 62 62 il punteggio con cui, in tre ore e 42 minuti complessivi, il fuoriclasse di Manacor si è imposto. Del Potro, numero 6 Atp e quinta testa di serie è riuscito a raggiungere di nuovo il penultimo atto a Parigi, superando in quattro set il croato Marin Cilic, numero 4 della classifica mondiale e terzo favorito del seeding. 76 57 63 75 lo score della sfida durata tre ore e 50 minuti.
Per quello che riguarda il torneo femminile, saranno Simona Halep e Sloane Stephens le protagoniste della finale femminile di sabato. In semifinale la rumena, numero uno del mondo, ha sconfitto per 61 64 la spagnola Garbine Muguruza. Centrando la sua terza finale all’ombra della Tour Eiffel, la quarta in uno Slam, la 26enne di Costanza si è anche assicurata la permanenza sul trono mondiale.