MILANO (LaPresse) – “Dicevano che ero stata io a ucciderlo. Capisco che il mondo deve trovare una ragione, la devo trovare anche io. Era un uomo amato. Le persone pensano che si sia suicidato perché io l’ho tradito, ma anche lui aveva tradito me. Non era un problema per noi”. Asia Argento, in un’intervista a DailyMailTv, risponde alle accuse di chi sostiene che il compagno, lo chef Anthony Bourdain, si sia suicidato a causa di un suo tradimento.
La relazione con Bourdain e la tragedia
“Viaggiava 265 giorni all’anno. Quando ci vedevamo – aggiunge – era un piacere per entrambi. Ma non eravamo bambini, non penso che Anthony fosse una persona che avrebbe fatto un gesto estremo per questi motivi. Quello che trovo terribile della sua morte è che avesse tanto dolore dentro sé e che io non l’abbia visto. Per questo mi sentirò colpevole per il resto della mia vita”.
L’attrice racconta anche di come è venuta a sapere della tragedia: “Ho ricevuto una chiamata dal suo manager, molto veloce. Mi ha solo detto: ‘Anthony si è suicidato’. Non riuscivo a parlare, a piangere. Ho iniziato a urlare”.
‘X Factor’, la cura per alleviare il dolore di Asia Argento
“Non sapevo cosa altro fare. E’ stata la mia luce: ascoltavo solo la musica. Durante le ore in cui ero sul palco ero concentrata solo su quello, e non sul mio cuore spezzato. Mi ha salvata, ha letteralmente salvato la mia vita”. Così Asia Argento, in un’intervista a DailyMailTv, racconta come l’aver deciso di proseguire l’esperienza a ‘X Factor’, nonostante il suicidio del compagno Anthony Bourdain, l’abbia aiutata a superare il dolore. “Sarò sempre grata per questo”, aggiunge.