Tv, Ficarra e Picone debuttano nella serialità: dal 1° gennaio ‘Incastrati’ su Netflix

Un omicidio, due amici capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato e tanti malintesi che li porteranno in situazioni surreali, a confrontarsi anche con la mafia.

Foto LaPresse - Fabio Ferrari

MILANO– Un omicidio, due amici capitati nel posto sbagliato al momento sbagliato e tanti malintesi che li porteranno in situazioni surreali, a confrontarsi anche con la mafia. Questo il mix di ingredienti, tra comicità e genere crime, della nuova serie Incastrati, che debutterà, in Italia, il 1° gennaio su Netflix. Scritta, diretta e interpretata da Salvo Ficarra e Valentino Picone, che per la prima volta si cimentano con la serialità, la nuova serie, prodotta da Attilio De Razza per Tramp Limited è interamente girata in Sicilia. Sarà poi distribuita negli altri Paesi dal 27 gennaio.

“La responsabilità è di Ilaria Castiglioni (manager per le serie originali Netflix, ndr), che un giorno ci chiama e ci dice ‘avete voglia di misurarvi con una serie tv?’ Da lì è nato tutto”, racconta Ficarra, che spiega: “In una serie c’è la possibilità di approfondire di più un personaggio, raccontandolo in maniera più estesa”. “La cosa che ci ha stimolato – aggiunge Picone – è stata misurarci con una cosa completamente nuova, con una commedia crime e con la serialità. Eravamo affascinati dall’idea di poter approfondire di più i personaggi, lavorare sulla trama. A noi piacciono gli scenari nuovi, ci piace fare cose diverse”.

In Incastrati “si parla di corruzione, che parte dal basso e arriva in alto. Si racconta un mondo che abbiamo cercato di attualizzare, si parla più direttamente della mafia rispetto al film ‘L’Ora Legale’. Perché – sottolinea Picone – non bisogna dimenticare, ai tempi delle stragi noi c’eravamo e abbiamo interiorizzato quel senso di vergogna di allora dei siciliani. L’errore che si può fare oggi è dimenticare, invece è importante non farlo”. “La serie – spiega Ficarra – racconta questo momento della mafia, una mafia che c’è, inabissata, ma sta lavorando. A noi piace farvi ridere, non consolarvi, raramente i nostri film sono consolatori”.

Ne viene fuori una serie divertente e accattivante, in cui Ficarra e Picone, nel loro stile, ironizzano su tutto: “Ironizziamo anche sulle serie tv, è uno sguardo autoironico su tutto, partendo proprio da noi due. In questa storia l’abbiamo combinata veramente grossa”, scherza Picone. Al fianco dei due protagonisti, tanti grandi attori che condiscono Incastrati con la loro bravura, tra cui Tony Sperandeo, Maurizio Marchetti, Filippo Luna, Domenico Centamore, Mary Cipolla, Sergio Friscia e la partecipazione di Leo Gullotta. Oltre alle due protagoniste femminili: Marianna di Martino, che interpreta il vicequestore Agata Scalia, e Anna Favella, nella parte di Ester, moglie di Ficarra. Della sua Agata, di Martino racconta che “è una donna molto forte, che all’inizio della serie troviamo appena ritrasferita nella sua terra da Milano, e che ha sviluppato una corazza nei confronti degli uomini. Verrà messa molto alla prova da Valentino”. Favella invece spiega che Ester “è sorella di Picone, moglie di Ficarra. Mi sono sentita davvero a casa, in famiglia, a Palermo. Questo senso di famiglia mi ha aiutato tantissimo. È una donna moderna, ha interessi come la salute, lo yoga, ma queste sue passioni non sono condivise dal marito”.

La serie è andata in porto durante e nonostante il coronavirus: “La pandemia – racconta Ficarra – ha influito in una maniera non significativa: quando Netflix ci ha contattato non era ancora iniziata, non eravamo ancora in lockdown. Poi siamo rimasti a casa e abbiamo sperimentato questa forma di scrittura a distanza. Poi abbiamo iniziato a lavorare dapprima con i tamponi, poi con i vaccini. La serie ci ha quasi ‘distratto’ dalla pandemia”. Un periodo duro, che secondo Picone “ha esasperato i caratteri già presenti: chi era saggio è diventato più saggio, chi era scemo è diventato più scemo. Quello che mi colpisce però è che si continui a fare lo show su questa cosa”.

Incastrati, in 6 episodi, attraverso il linguaggio e l’ironia tipici di Ficarra e Picone, racconta, in perfetto stile commedia degli equivoci, una vicenda criminosa. Al centro della storia due amici che rimangono coinvolti nelle vicende di un omicidio eccellente. Cercando di scappare dalla scena del crimine, i due si mettono sempre più nei guai in un crescendo di eventi che li porterà addirittura a dover fare i conti con la mafia.

di Claudio Maddaloni

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