ROMA – Un sistema industriale che ha digitalizzato tutti i processi arriva in modo efficiente al prodotto finale; nella sanità il prodotto finale è la nostra vita. Il Sistema Sanitario Nazionale, però, è frammentato in 20 sistemi regionali, ognuno con le proprie piattaforme – quando ci sono – che non dialogano tra loro.
Sarebbe necessario, allora, che fosse un sistema connesso a condividere banche dati e flussi di informazione digitale in tempo reale. Se c’è una pandemia virale, le patologie acute vanno in ospedale, le croniche vengono curate a casa. Si potrebbe fare, ma occorrono tecnologia e organizzazione.
Al di fuori di questo quadro, anche il migliore piano pandemico potrebbe funzionare veramente? Se ne parla nel reportage di Michele Buono, in collaborazione con Edoardo Garibaldi, che apre la puntata di “Report”, in onda lunedì 3 gennao alle 21.20 su Rai3 e RaiPlay.
Emanuele Bellano con Greta Orsi si occupa, invece di Amazon: da quando l’e-commerce è entrato nella nostra vita, il modo di fare acquisti è completamente cambiato. Il proliferare dello shopping online ha portato alla crisi di migliaia di centri commerciali in tutto l’Occidente Qual è il ruolo di Amazon in questo scenario? Il gigante dell’e-commerce svolge un’azione non solo sul versante della vendita, ma anche su quello della distribuzione e della logistica.
Il motto di Amazon e di Jeff Bezos è “Il cliente prima di tutto”. Tra il cliente e il colosso Amazon nel mezzo ci sono i venditori costretti ad accettare le regole di Amazon o uscire dal marketplace. Report ha documentato pagamenti sospesi o negati unilateralmente, commissioni calcolate sui costi oltre che sui guadagni dei venditori e meccanismi che costringono il venditore ad accordi capestro.
E ancora, Rosamaria Aquino si occupa di Grana e latte, tra Dop veri e “presunte”: un viaggio nel mondo dei similari, dalle vacche rosse di Reggio Emilia fino in Repubblica Ceca, a caccia di prodotti che spesso vengono confusi con l’originale. Le telecamere di Report sono entrate anche nei caseifici che producono sia Dop che non Dop, raccontando come avvengono i controlli per scongiurare che il latte estero e il latte Dop italiano non si confondano.
Con Antonella Cignarale in collaborazione con Marzia Amico, obiettivo sul legno: ne importiamo l’80 per cento e l’importazione da paesi extra europei prevede severi controlli; quella dai paesi dell’Unione Europea, no. Sarebbe responsabilità di ogni paese membro assicurare che il taglio nelle proprie foreste avvenga nel rispetto delle leggi, ma i controlli non sono omogenei tra gli Stati: quando vengono bypassati, il legno illegale può circolare sul mercato comunitario insieme a legno legale senza che ve ne sia traccia.(LaPresse)