Milano, 25 ott. (LaPresse) – Christian Vieri, ospite in esclusiva sabato 27 ottobre a Verissimo, racconta per la prima volta, in un’intervista televisiva, dell’infanzia e degli inizi della gloriosa carriera, a poche settimane dalla nascita della sua prima figlia. A Verissimo l’ex bomber dell’Inter ricorda la prima volta che è arrivato in Italia: “Ho vissuto in Australia fino a 14 anni, poi sono andato dai miei e gli ho detto che volevo giocare a calcio. Sono partito per l’Italia con due sogni: giocare in Serie A e in Nazionale. Volevo realizzarli e ce l’ho fatta. Sono andato a Prato da mio nonno, perché mio papà è di lì e anche lui era stato un calciatore. Per questo motivo, – aggiunge – da subito, mi hanno dato del raccomandato, ma essere criticato mi ha dato forza”.
dunque
A Silvia Toffanin ‘Bobo’ parla dello splendido rapporto con i suoi genitori: “Sono sempre stato molto mammone, quando sono venuto in Italia scrivevo a mia madre un sacco di lettere che lei tiene ancora nel portafoglio. Mio padre invece parlava poco, ma mi ha sempre sostenuto. Non me l’ha mai detto, ma so che è orgoglioso di me. Mi faceva solo due o tre appunti la domenica sera e quando non diceva nulla ero contento. I miei genitori sono molto aperti, non tutti mi avrebbero dato l’ok per andare dall’altra parte del mondo”. Ma la figura più importante all’inizio della carriera di Christian è stato il nonno Enzo: “Mio nonno era follemente innamorato di me. Mi portava ai provini, in giro, dappertutto. È stato il mio primo tifoso, ha creduto in me da subito”.