ROMA – Dietrofront del numero uno di Tesla e SpaceX: Elon Musk non entrerà nel Cda di Twitter. Il mandato sarebbe dovuto partire sabato 9 aprile, ma tra domenica e lunedì Parag Agrawal, direttore generale del social network, ha annunciato proprio con un tweet che “Elon ha deciso di non entrare a far parte del Consiglio di amministrazione”. Il Ceo della società non ha offerto una vera e propria spiegazione, limitandosi ad affermare che sebbene il board fosse consapevole dei “rischi di avere Musk, attualmente il più grande azionista della società, come membro”, riteneva anche che “avere Elon come fiduciario della società dove lui, come tutti i membri del consiglio, deve agire nel migliore interesse dell’azienda e di tutti i nostri azionisti, fosse il miglior percorso da seguire”. Intanto, l’uomo più ricco del mondo continua ad essere l’azionista di maggioranza, detenendo il 9,2% della società, anche se il suo passo indietro sembra aver stizzito i mercati: in apertura di borsa, infatti, il titolo di Twitter ha ceduto quasi il 2%, mentre la scorsa settimana, quando l’offerta avanzata dal patron di Tesla era stata resa nota – aveva acquistato quasi 74 miliardi di azioni, per una partecipazione del valore di 2,8 miliardi di dollari – il social network dei cinguettii aveva registrato un forte rialzo, chiudendo al Nasdaq con un balzo del 27,16%.
E tutti i post pubblicati da Musk nei giorni successivi lasciavano presagire che sarebbe entrato nel Cda non certo in punta di piedi: il 5 aprile (un giorno dopo essere diventato l’azionista di maggioranza) lanciava un sondaggio per rimodellare Twitter, chiedendo ai suoi circa 81 milioni di follower se volessero o meno il tasto “edit” per modificare un tweet anche dopo averlo postato. Sondaggio a cui, come si vede dall’account dello stesso Muks, il 73,6% degli utenti aveva risposto sì. Il 7 aprile aveva pubblicato un meme che recitava “La prossima riunione del Board sarà accesa”, dove il miliardario sedeva ad un tavolo fumando marijuana. Due giorni dopo, un post dai toni provocatori, dal titolo “Twitter sta morendo?”, dove segnalava l’uso ormai saltuario che ne fanno ora personaggi pubblici un tempo habitué della piattaforma, da Barack Obama a Taylor Swift. L’annuncio di oggi, quindi, arriva come un vero e proprio colpo di scena. Nella nota twittata, Agrawal ha aggiunto che però “è meglio così”, sottolineando che “abbiamo apprezzato e apprezzeremo sempre la partecipazione dei nostri azionisti, indipendentemente dal fatto che facciano parte del nostro consiglio o meno. Elon – ha concluso – è il nostro maggiore azionista e rimarremo aperti alla sua partecipazione”.
di Martina Regis