Uber, Corte Ue dà ragione a Francia: Stati possono vietare servizi

The Uber logo is seen outside the Uber Corporate Headquarters building in San Francisco, California on February 05, 2018. The billion-dollar trial pitting Alphabet-owned autonomous driving unit Waymo against Uber started in what could be a blockbuster case between two technology giants over alleged theft of trade secrets. The San Francisco courtroom battle will take place as Waymo and Uber race to perfect self-driving cars that people could summon for rides as desired in a turn away from car ownership. / AFP PHOTO / JOSH EDELSON

Lussemburgo, 10 apr. (LaPresse/AFP) – L’Alta Corte Ue ha dato ragione alla Francia e torto a Uber, stabilendo che Parigi è legittimata a interrompere il servizio UberPop senza informare preventivamente la Commissione europea. “Gli Stati membri possono proibire e punire, come materia di diritto penale, l’esercizio illegale di attività di trasporto nel contesto del servizio UberPop, senza informare la Commissione in anticipo”, ha stabilito oggi la Corte di giustizia europea con una sentenza. In pratica i giudici europei hanno stabilito che Uber rientra nei servizi di trasporto e non in quelli di servizi di informazioni, che in base alla direttiva Ue richiederebbero una notifica a Bruxelles prima di un intervento.

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