Pechino (Cina), 26 nov. (LaPresse/AFP) – I cinque Paesi dell’Ue attualmente membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno lanciato un appello alla Russia a “ristabilire la libertà di passaggio” nello Stretto di Kerch. Qui dove tre navi ucraine sono state sequestrate ieri dalle guardie di frontiera russe. “Bisogna liberare senza attesa i marinai ucraini detenuti e restituire le navi sequestrate” nello Stretto. Questa è l’unica via marittima fra il Mar nero e il Mare d’Azov, hanno aggiunto i rappresentanti di Francia, Regno Unito, Svezia, Polonia e Olanda, nel corso di una visita a Pechino. I cinque hanno inoltre sottolineato il loro “pieno riconoscimento dell’integrità territoriale. Inoltre dell’indipendenza e della sovranità dell’Ucraina nelle sue frontiere internazionalmente riconosciute”.
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La Francia critica l’uso della forza da parte delle guardie di frontiera russa contro tre navi ucraine nello Stretto di Kerch, affermando che nulla sembra poterlo “giustificare”. “Tenuto conto della nostra conoscenza dei fatti a questo stadio, niente sembra giustificare questo impiego della forza dalla Russia”. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero degli Esteri francese, alla vigilia di una visita a Parigi del titolare della diplomazia russa, Sergey Lavrov.