ROMA – Volodymyr Zelensky lancia l’ennesimo appello agli Alleati sulla necessità di avere “sistemi di artiglieria molto più moderni” per poter combattere ad armi pari sul campo con le forze armate russe. Una mossa che – a suo dire – non è solo negli interessi di Kiev ma di tutto il blocco occidentale perché nel 2023 la situazione potrebbe “peggiorare” con altri stati che potrebbero finire “sotto tiro”.
Il leader di Kiev porta l’esempio della Lituania che Mosca vorrebbe “schiavizzare” nuovamente e con lei “tutti quelli che una volta erano sotto l’influenza della Russia”. I rapporti fra il Cremlino e lo stato baltico restano tesissimi per la questione del blocco commerciale di Kaliningrad. “Se la situazione non si normalizzerà le misure di ritorsione della Russia saranno dolorose per la Lituania”, ribadisce il ministero degli Esteri di Mosca. E che la durata della guerra possa essere ancora lunga è un’eventualità di cui pure la Casa Bianca è consapevole.
Alcune fonti infatti precisano che si sta facendo avanti il “crescente convincimento” che la guerra potrebbe durare “per mesi” e potenzialmente “anche fino al 2023”. Intanto in un colloquio fra il responsabile della diplomazia russa Sergei Lavrov e il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si cercano passi avanti per sbloccare “il problema della sicurezza alimentare”. In Europa per tessere la tela del dialogo c’è pure il presidente indonesiano, Joko Widodo, che ospiterà a Bali a novembre il prossimo vertice del G20.
Il leader del Paese asiatico incontra a Kiev il presidente Zelensky invitandolo al vertice. “Dipende dalla composizione dei partecipanti”, la pronta risposta del presidente ucraino. A tal proposito Widodo si trasferirà a Mosca per parlare direttamente con Vladimir Putin. Sul campo infine si registra il più corposo scambio di prigionieri dall’inizio del conflitto. A tornare a casa sono “144 difensori ucraini” fa sapere il ministero della Difesa di Kiev. Fra loro anche 95 militari che hanno combattuto all’acciaieria Azovstal di Mariupol fra cui 43 militanti del battaglione Azov.(LaPresse)