Ucraina: attacchi su Kiev e altre regioni. L’Ambasciata Italiana invita a lasciare Paese

Ucraina Foto AP/Efrem Lukatsky

Una nuova serie di attacchi hanno colpito diverse regioni dell’Ucraina provocando almeno otto morti, diversi feriti e danni a edifici e altre infrastrutture critiche. Un attacco su larga scala, simile a quello condotto dalle truppe russe lo scorso 10 ottobre, come risposta all’attentato sul Ponte di Crimea. In questo caso è molto probabile che la reazione di Mosca sia legata alle esplosioni registrate nella regione di Belgorod, al confine con l’Ucraina, nella scorsa settimana.

Su un frammento di uno dei droni abbattuti a Kiev, infatti, è stata ritrovata la scritta ‘per Belgorod’ e la scritta ‘per Luch’, messaggio verosimilmente riferito all’incendio scoppiato in una centrale elettrica sempre nella regione di Belgorod. A Kiev sono state almeno quattro le vittime, tra cui una giovane coppia, un uomo e una donna, che si trovava in un palazzo colpito dai missili russi. La donna, come riferito dal sindaco della città Vitali Klitschko, era incinta di sei mesi.

Le forze armate russe hanno attaccato anche le regioni di Khmelnytskyi, Ternopil e Vinnytsia e la regione di Sumy, dove si sono registrati almeno tre morti. Molti attacchi sono stati effettuati con droni kamikaze. Kiev ha accusato l’Iran di “aver fornito i droni alla Russia” e di “essere responsabile dei morti ucraini”, come sottolineato dal ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha invitato l’Ue a “imporre sanzioni all’Iran”. Pronta la risposta dell’Unione Europea.

L’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, ha assicurato che si stanno raccogliendo “prove” sulla fornitura di droni dall’Iran alla Russia e che la Ue “sarà pronta a reagire”. Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha parlato di “risposta chiara” all’Iran per il sostegno a Mosca. Dagli Stati Uniti è arrivata la ferma condanna per “l’ultima escalation” della Russia che conferma “la brutalità di Putin”.

Altre vittime si sono registrate a Yeysk in Russia, al confine con l’Ucraina, quando un aereo militare russo è precipitato in un’area residenziale a causa di un guasto al motore. L’aereo si è schiantato provocando un incendio in un edificio di nove piani, e causando almeno due morti e oltre quindici feriti. Intanto Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, ha riposto indirettamente al ministro per la Diaspora israeliano Nachman Shai, che ieri aveva annunciato l’intenzione di Israele di supportare militarmente l’Ucraina.

Una mossa “avventata” che “distruggerà le relazioni” tra i due Paesi, ha commentato Medvedev. Ha lasciato la Russia, invece, ed è “sotto la protezione di uno dei paesi europei”, la giornalista russa Marina Ovsyannikova, ex dipendente di Channel One inserita da Mosca nella lista dei ricercati per aver mostrato in Tv un cartello contro l’operazione militare in Ucraina.(LaPresse)

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