Kiev (Ucraina), 31 mag. (LaPresse/AFP) -Babchenko: “Il mio obiettivo era restare vivo e accertarmi che la mia famiglia fosse al sicuro”.
Lo ha detto il giornalista russo Arkady Babchenko, rispondendo alle critiche per la messa in scena della sua morte operata dai servizi segreti di Kiev per sventare un reale tentativo di ucciderlo.
Il reporter anti-Cremlino ha spiegato che salvarsi “è la prima cosa a cui ho pensato” e che gli standard giornalistici “sono l’ultimo dei problemi in questo momento”, replicando ai suoi detrattori, tra cui la Federazione internazionale dei giornalisti, secondo cui il “circo” messo in piedi dagli 007 ucraini “mina la credibilità della professione in tutto il mondo”.