Ucraina, Borrell: “Dopo i vaccini ora serve la diplomazia alimentare “

"Siamo consapevoli che dopo la grande azione di diplomazia che ha avuto luogo con i vaccini adesso stiamo entrando in un periodo di diplomazia del cibo".

Ucraina-Russia, Il capo della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell parla durante un comunicato stampa sull'Ucraina, (Kenzo Tribouillard, foto in piscina tramite AP)

BRUXELLES – “Siamo consapevoli che dopo la grande azione di diplomazia che ha avuto luogo con i vaccini adesso stiamo entrando in un periodo di diplomazia del cibo”. Lo ha affermato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Sviluppo a Bruxelles. “Ci sono 20 milioni tonnellate di cereali nei silos bloccate e tantissime navi in attesa che vorrebbero scaricare questi cereali ma non possono farlo perchè c’è la marina russa che non lo permette. Come Commissione abbiamo proposto dei corridori veloci, chiediamo agli Stati membri di dare un’attuazione rapida a questa proposta”, ha spiegato.

“La situazione è peggiorata molto e adesso è a rischio la sicurezza alimentare in molte parti del mondo. Le truppe russe bombardano i campi ucraini, in questo modo non è possibile seminare e raccogliere, saccheggiano i raccolti, fanno aumentare i prezzi degli alimenti e dei fertilizzanti che sono alle stelle in molte parti del mondo”.  “Lo scorso anno Russia ed Ucraina erano tra i principali esportatori di cereali. Il 50% dell’olio di girasole viene dall’Ucraina, ad esempio, e il 40% degli altri cereali che dovrebbero essere raccolti questa estate sono a rischio – ha spiegato Borrell -. La conseguenza è che mancano gli alimenti e dove ci saranno saranno più cari e molti non se lo possono permettere. Le prime vittime saranno i più vulnerabili, in particolare i paesi a basso reddito. Lo scorso anno 153 milioni di persone in 53 paesi che già affrontavano un’insicurezza alimentare acuta”.

LaPresse

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