Ucraina, bozza: ancora in bianco parte relativa alle armi, sì a Kiev in Ue

Comincia a prendere forma la risoluzione di maggioranza che dovrà essere votata dopo le comunicazioni in Senato del premier Mario Draghi di martedì, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse 21-12-2021 Roma, Italia Politica Senato - legge di bilancio

ROMA – Comincia a prendere forma la risoluzione di maggioranza che dovrà essere votata dopo le comunicazioni in Senato del premier Mario Draghi di martedì, in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno. Nella bozza, però, ancora provvisoria (una nuova riunione Governo-maggioranza è in calendario domani pomeriggio) è lasciata in bianco la prima voce relativa agli ‘impegni’, quella che riguarda i possibili aiuti umanitari, economici e anche militari a Kiev. Il testo, invece, impegna il Governo a “supportare le domande di adesione all’Ue di Ucraina, Repubblica Moldova e Georgia, in un quadro di rispetto dei criteri di Copenaghen, e favorire il percorso di adesione all’Ue dei Paesi dei Balcani Occidentali”.

 Il testo, impegna poi il Governo a “sostenere una revisione puntuale della governance economica che modifichi radicalmente il Patto di Stabilità e Crescita al fine di favorire gli investimenti e la coesione sociale”; “adoperarsi per la definizione di strumenti fiscali comuni europei e di nuove risorse proprie del bilancio Ue, che non impattino sui bilanci nazionali, per compensare gli squilibri per gli Stati dovuti alle conseguenze economiche della guerra in Ucraina e alle sanzioni alla Russia e rafforzare politiche a favore di famiglie e imprese in difficoltà per gli effetti del conflitto; rendere esecutivi i progetti che sostanzino l’ “autonomia strategica europea” per ridurre le dipendenze dell’Ue in settori cruciali”; “finalizzare le iniziative di RePowerEU che realizzino la diversificazione delle fonti energetiche in Europa e contrastino l’incremento dei prezzi dell’energia; a tale scopo, è prioritario l’utilizzo per tutti i Paesi membri dei fondi ancora disponibili nel Dispositivo di Ripresa e Resilienza, l’aumento significativo degli investimenti sulle rinnovabili, la tutela della coesione sociale nella transizione eco-sostenibile e le riforme del mercato energetico europeo, a partire dall’introduzione di un tetto ai prezzi del gas e dal disaccoppiamento del prezzo dell’energia tra rinnovabili e fonti fossili tradizionali” e “dare seguito al dibattito sulle proposte adottate dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa, con l’obiettivo di rafforzare l’azione dell’Unione europea, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e proporzionalità, utilizzando tutte le potenzialità degli attuali Trattati, ivi inclusa la possibilità di avviare una procedura di revisione ordinaria, anche attraverso la convocazione di una Convenzione cui partecipino i rappresentanti dei Parlamenti nazionali (articolo 48 del Trattato sull’Unione europea)”.

LaPresse

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