MILANO – Il caso Petrocelli finisce sul tavolo della presidente del Senato Elisabetta Casellati. È stata convocata domani alle 18.30 la Giunta per il Regolamento del Senato per affrontare il caso del presidente in commissione Esteri dopo l’ultimo – e non solo – cinguettio sul 25 aprile con tanto di ‘Z’ maiuscola, simbolo dell’aggressione della Russa all’Ucraina. Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, conferma che il senatore, finito nell’occhio del ciclone per le sue posizioni filorusse, verrà espulso dal gruppo e dal M5S.
Ma tutti i gruppi parlamentari, di maggioranza e di opposizione, spingono per un cambio alla presidenza della commissione che attualmente guida a Palazzo Madama. Il destino di Petrocelli appare, quindi, segnato, al termine di una giornata ricca di colpi di scena. Iniziata con la decisione di sconvocare la seduta congiunta delle commissioni Affari Esteri e Giustizia del Senato che si sarebbe dovuta tenere alle 14.30. All’ordine del giorno era previsto il seguito dell’esame congiunto del ddl ‘Ratifica protocollo addizionale Convenzione criminalità informatica su razzismo e xenofobia’.
Ma in commissione Esteri ormai da settimane tiene banco il caso legato al presidente Petrocelli, riesploso dopo il suo tweet con cui ha fatto gli auguri per il 25 aprile e per la Festa della Liberazione inserendo la ‘Z’ maiuscola usata dall’esercito di Mosca, arrivato poche settimane dopo il no alla fiducia sul dl Ucraina. Nel pomeriggio, ancora, tutti i capigruppo della commissione Esteri di Palazzo Madama hanno chiesto alla presidente Casellati un incontro per cercare di risolvere la questione. E poi la decisione di convocare per domani pomeriggio la Giunta per il Regolamento con l’obiettivo affrontare il dossier. Si intravedono degli spiragli per arrivare a una soluzione.
“Ci sarà una modifica al regolamento che consentirà l’espulsione dal gruppo del senatore Petrocelli e ho chiesto conferma di un mandato per deferirlo al collegio dei provibiri per l’espulsione dal Movimento”, assicura Conte. Che poi aggiunge: “Valuteremo tutte le iniziative utili per assicurare alla commissione esteri una piena funzionalità”. Secondo Adolfo Urso, capogruppo FdI in commissione Esteri, “Petrocelli va dimissionato” ed “esistono diversi precedenti che consentono al presidente del Senato di sciogliere la commissione per ‘evidente inoperatività'”.
Per il Pd, la capogruppo al Senato, Simona Malpezzi, non le manda a dire: “Noi continuiamo a dire che devono essere percorse tutte le strade possibili per fare in modo che quella commissione funzioni con un presidente che sia all’altezza della situazione, che non cada in quelle uscite che hanno superato ogni limite, e l’ultimo tweet è stato veramente pesante e vergognoso”. E il presidente dei senatori di Iv, Davide Faraone, sbotta: “Il Parlamento italiano che si è schierato con l’Ucraina in piena guerra non può essere ostaggio di un presidente che ha chiare posizioni filoputiniane”.(LaPresse)