MILANO – “Bloccare la certificazione non significare segare il gasdotto, il blocco del gasdotto Nord Stream 2 è un atto politicamente rilevante che ferma la produzione potenziale”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ospite della puntata di ‘Restart-L’Italia ricomincia da te’ in onda stasera alle 23 su Rai2.
“Oggi il panorama è cambiato. Non è solo un problema di prezzo del gas ma di quantità, qui si parla di una guerra. Ora dobbiamo cercare di avere gas perché abbiamo le riserve vuote, siamo al fondo anche se non rischiamo un black out, almeno per l’immediato. Siamo a fine inverno, la riserva è leggermente inferiore a quella di altri anni anche se altri Paesi stanno peggio di noi”.
Secondo Cingolani, l’Italia ha un piccolo vantaggio: “Dipendiamo dall’importazione ma da diversi Paesi. Il punto non è solo prendere il gas ma migliorare la capacità di stoccaggio anche durante l’inverno. Ora c’è una tensione geopolitica pazzesca, il problema sarà anche la quantità di gas disponibile in seguito a questi eventi”.(LaPresse)