MILANO – Lo sport come simbolo di rinascita in un paese martoriato dalla guerra. A circa sei mesi dalla sospensione a causa dell’invasione russa, è ufficialmente ripartito il campionato di calcio in Ucraina. Allo stadio Olimpico di Kiev, infatti, sono scesi in campo lo Shakhtar Donetsk e il Metalist Kharkhiv, squadre di due città dell’est che lottano per la propria sopravvivenza. Il risultato finale del match valido per la prima giornata del torneo 2022/23 è stato di 0-0. La partita si è giocata a porte chiuse per motivi di sicurezza. Prima della partita, giocatori e arbitri delle due squadre sono scesi in campo avvolti da una bandiera dell’Ucraina e con un messaggio volto a condannare l’invasione da parte della Russia. Toccante il momento in cui è stato suonato l’inno nazionale. In curva è comparso anche uno striscione con la scritta in inglese ‘Save the heroes of Azovstal’, a sostegno dei combattenti ucraini dell’ormai tristemente celebre acciaieria assediata. Il miliardario uomo d’affari Rinat Akhmetov, proprietario dell’acciaieria, è anche il principale finanziatore dello Shakhtar.
La compagine di Donetsk non potrà più contare sulla tradizionale colonia di giocatore brasiliani, protagonisti negli ultimi anni, e si affiderà a giovani talenti locali, proprio come la sua tradizionale rivale Dynamo Kyiv, che esordirà domenica contro il Dnipro. “Certo, siamo una nuova squadra”, ha detto il veterano della dello Shakhtar Taras Stepanenko in un’intervista con l’Associated Press. “Ma siamo fiduciosi perché giochiamo per il nostro paese e per la nostra gente”, ha aggiunto. Sempre nella giornata di oggi sono in programma altre quattro partite: Chernomorets Odessa-Veres Rivne a Kiev, Zorya-Vorskla a Uzhhorod e infine Kolos Kovalivka-Kryvbas che si giocherà a Kovalivka. Il campionato a 16 squadre riparte senza Desna Chernihiv e Mariupol, squadre provenienti da città che hanno subito distruzioni brutali da parte dell’esercito russo. La data scelta per la ripresa non è casuale, oggi è infatti il giorno della bandiera nazionale dell’Ucraina e mercoledì – 24 agosto – è la celebrazione dell’indipendenza da Mosca nel 1991. “Siamo pronti, siamo forti e penso che mostreremo a tutto il mondo la vita ucraina e la volontà di vincere”, ha detto ancora Stepanenko.
Il campionato dello scorso anno è stato interrotto a febbraio, subito dopo l’inizio dell’invasione russa, e il titolo non è stato assegnato. In testa alla classifica, c’era lo Shakhtar allenato da Roberto De Zerbi, che pochi mesi dopo ha rescisso il contratto insieme a tanti altri giocatori internazionali. Secondo la stampa locale, la ripresa del campionato è stata voluta dal presidente Volodymyr Zelenskyj in pressione anche per dare un segnale di speranza ad una popolazione sempre più martoriata dal conflitto. Tutte le le partite si giocheranno a porte chiuse e in stadi con almeno un rifugio antiaereo nel raggio di 500 metri, per accogliere giocatori, arbitri, staff tecnici e medici delle squadre in caso di bombardamento russo. Inizialmente si era pensato di trasferire all’estero l’intero campionato, come per le coppe europee. Sempre lo Shakhtar, infatti, ospiterà gli avversari nello stadio del Legia Varsavia quando la fase a gironi della Champions League inizierà il 6 settembre. Da segnalare, infine, che per permettere ai tifosi di assistere alle partite, la Lega ucraina ha predisposto la trasmissione delle partite in streaming gratis su YouTube.
LaPresse