Ucraina, crimini di guerra a Bucha. Kiev: “E’ genocidio”

La comunità internazionale pronta ad applicare importanti sanzioni anche energetiche a danno di Mosca

Guerra a Bucha (AP Photo/Rodrigo Abd)

ROMA – Crimini di guerra a Bucha dopo le esecuzioni di massa. Il ritiro delle truppe russe ha lasciato una lunga scia di morte: decine i cadaveri ai margini della capitale rimasti per le strade mentre altri sono stati seppelliti in grosse fosse comuni.

L’inchiesta

L’Onu è al lavoro per analizzare i crimini che vengono contestati all’esercito russo a danno dei civili in questi primi 40 giorni di guerra. La reazione sarebbe l’applicazione di più importanti sanzioni anche energetiche a danno di Mosca mentre si fa sempre più plausibile l’ipotesi di un’inchiesta indipendente. Ma da Kiev rimandano al mittente le accuse in quanto ritenute “provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati”. La ministra della difesa tedesca Christine Lambrecht ha spiegato che “l’Ue dovrebbe discutere lo stop all’importazione di gas russo”, cosa già avviata da parte della Lituania, bloccando l’import.

Le accuse di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso di queste ore ha annunciato la “creazione di un meccanismo speciale per indagare sui crimini di guerra compiuti dalla Russia. Voglio che ogni madre di ogni soldato russo – ha aggiunto – veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel”, definendo poi le truppe di mosca “assassini, torturatori e stupratori”.

Intanto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev, ha spiegato che “oltre 123.600 residenti locali sono riusciti a essere evacuati senza il coinvolgimento di Kiev durante una operazione militare speciale”.

Il monito

E da Sumy, nell’ucraina nord-orientale, il governatore Dmytro Zhyvytsky ha annunciato che” le forze russe hanno lasciato l’area”, mentre aspri combattimenti sono stati segnalati anella città di Termopil con lancio di di razzi. E, in queste ore possibile incontro del diplomatico russo Serghej Lavrov con una delegazione della Lega Araba, mentre Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Alleanza Atlantica ha lanciato il monito a Putin sottolineando che “un attacco ad un alleato scatenerebbe una risposta della Nato”.

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