ROMA – “Evitiamo di ridurre una tragedia a farsa. Qua non si tratta di contendersi la paternità di una piazza, anche solo pensarlo è misura di una miseria dello spirito, più che politica. Viviamo la stagione più angosciante degli ultimi decenni, proviamo tutti a metterci all’altezza del dramma che si consuma sotto ai nostri occhi. Niente etichette. Nessun calcolo di bottega. La pace è il valore costitutivo dell’Europa rinata nella seconda metà del ‘900. Follia dimenticarlo”. Lo dice l’esponente del Pd, Gianni Cuperlo, in un’intervista a Repubblica. E in merito a un eventuale nuovo invio di armi dall’Italia a Kiev. Se accadrà sarà giusto valutare la richiesta. Non ero in Parlamento, ma l’invio di armi deciso dal governo Draghi lo avrei votato”, spiega. “Chiarito questo, credo abbia ragione chi dice che è nostro diritto accompagnare quella scelta con la chiarezza sulla strategia che si intende seguire. Difendere l’Ucraina è un dovere. Pensare che le armi servano a rovesciare il regime di Mosca è fuori dalla realtà”.
(LaPresse)