TIRANA – “È necessario mantenere una forte pressione sulla Federazione russa con le sanzioni”. Dall’Albania il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiarisce qual è la posizione dell’Italia rispetto alla “scellerata” guerra mossa da Putin contro l’Ucraina, e alle conseguenze che sta provocando. In visita ufficiale a Tirana, il Capo dello Stato ribadisce la linea del rigore e di fatto chiude le polemiche delle ultime settimane sul tema.
Del resto “la condizione dell’Ucraina desta grande preoccupazione” e “l’Italia continua a mantenere un grande sostegno” a Kiev, “alla sua indipendenza, alla sua sovranità territoriale”, mette in chiaro Mattarella, senza fare concessioni a sfumature o distinguo. Solo il mantenimento delle sanzioni può “aprire spiragli” che “portino a un negoziato” per “ripristinare in Europa quella condizione di pace che sembrava irreversibile dopo la seconda guerra mondiale”.
L’altro tassello, afferma il Capo dello Stato parlando al fianco del presidente della Repubblica di Albania, Bajram Begaj, è il completamento del processo di integrazione europea. Per questo esprime “grande soddisfazione per l’apertura dei negoziati di adesione dell’Albania all’Unione europea”, che “l’Italia ha sostenuto con determinazione” e che si augura “venga completato velocemente”. Un concetto che probabilmente verrà ribadito domani a Skopje, in Macedonia del nord, dove Mattarella concluderà il suo viaggio.
“Senza Balcani occidentali la riunificazione dell’Europa sarebbe incompleta”, è il suo ragionamento, che si estende al tema del caro-energia e alla risposta comune che l’Ue deve dare: “La situazione che ha portato all’aumento del gas è particolarmente grave e richiede un ripensamento collettivo sulle fonti di approvvigionamento: è un nostro obiettivo la connessione tra Ue e Balcani occidentali, e auspichiamo la partecipazione di quei paesi a meccanismi di solidarietà e di acquisti comuni che l’Unione sta definendo”.
Nessun accenno alla politica interna e alle elezioni politiche. Non potrebbe essere diversamente, il presidente della Repubblica attenderà l’esito del voto per svolgere il ruolo che la Costituzione gli riserva. Le nuove Camere si riuniranno per la prima volta il 13 ottobre, teoricamente ci sarebbero i tempi tecnici per avviare le consultazioni già intorno al 20 ottobre, o comunque nei giorni immediatamente successivi. Ma sono tutte decisioni che verranno prese a tempo debito. Per il momento Mattarella si concentra sui temi internazionali, sul “partenariato strategico tra Albania e Italia, fondamentale per l’intera regione dei Balcani” e sulla “grande sintonia e la storica amicizia” tra i due Paesi. Domani altra tappa in Macedonia del nord, poi il rientro in Italia.(LaPresse)