MILANO – Un “attacco scellerato”. Non usa mezzi termini il premier Mario Draghi per esprimere il disappunto dopo il bombardamento russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, la più grande d’Europa. “Un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Unione europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei”, le sue parole.
Il presidente del Consiglio sta preparando il viaggio di lunedì a Bruxelles, in apertura di una settimana che l’inquilino di Chigi chiuderà a Versailles per il vertice informale dei capi di Stato e di Governo dell’Ue di giovedì e venerdì prossimi, dopo il question time alla Camera del 9 marzo. Mentre il 24 e 25 marzo Draghi tornerà nella capitale belga per il Consiglio europeo.
Ma già lunedì, al Palazzo Barlaymont di Bruxelles, è previsto un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Sul tavolo due temi cardine come l’immigrazione e l’energia, con sullo sfondo le considerazioni sugli oltre dieci giorni di guerra fra la Russia di Vladimir Putin e l’Ucraina.
Il piano energetico del governo italiano, in particolare, prevede di ridurre la dipendenza italiana da Mosca, diversificando nel minor tempo possibile le fonti di approvvigionamento nel rispetto degli impegni in tema di decarbonizzazione. Ma anche i flussi dei rifugiati saranno al centro del colloquio fra Draghi e von der Leyen, dopo i ripetuti appelli per la creazione di corridoi umanitari per chi fugge dalla guerra.
L’ultimo attacco alla centrale ucraina di Zaporizhzhia ha, quindi, spinto l’inquilino di Palazzo Chigi ad esprimere un giudizio forte e senza appello. Un altro affondo contro le mosse di Putin dopo le parole dure già usate dall’ex capo della Bce in Parlamento. D’altronde, è forte il pressing delle forze di maggioranza, a partire dalla Lega, dopo l’ultimo brivido con il voto risicato in commissione Finanze alla Camera sul catasto e polemiche annesse.
Il premier, in continuo contatto con i capi partito, ha sentito in giornata Giuseppe Conte. C’è stato “uno scambio di valutazioni sugli scenari” in Ucraina e “sull’emergenza energetica. Gli ho detto – ha detto il leader pentastellato – che ha il pieno mandato del M5S per andare a Bruxelles e dare l’apporto italiano per un grande progetto di Energy recovery fund”. Secondo Conte, ancora, “servono sanzioni subito, forti, senza tentennamenti, perché la popolazione russa deve comprendere che questa aggressione avrà dei costi politici, in termini di isolamento, e anche economici”.
Intanto, è stata chiaramente unanime la condanna contro gli ultimi atti dell’aggressione di Putin. “Deve esserci un immediato cessate il fuoco da parte della Russia e subito dopo l’Unione europea deve promuovere una grande conferenza di pace”, il pensiero del presidente della Camera, Roberto Fico, che ha partecipato in videoconferenza all’incontro dei presidenti dei Parlamenti dell’Ue, alla presenza del collega ucraino Ruslan Stefanchuk.
Dal canto suo, la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, dopo aver sottolineato che “l’Italia è in prima linea nella gestione dell’emergenza umanitaria ed è pronta all’accoglienza”, ribadisce che “l’invasione dell’Ucraina è ingiustificata e inaccettabile e il Parlamento italiano l’ha condannata con fermezza”. E lancia l’allarme anche il dem Paolo Gentiloni, commissario Ue agli Affari economici: “L’attacco russo coinvolge la più grande centrale nucleare d’Europa. Siamo di fronte a una guerra senza limiti che minaccia la sicurezza di tutti”.
Ancora, il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, sbotta: “I bombardamenti russi sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia sono inaccettabili. Un’escalation che mette in pericolo tutta l’Europa”. Ed è duro anche il commento di Ettore Rosato, presidente di Iv: “Non si spara per sbaglio su una centrale nucleare. Bisogna essere inflessibili sulle sanzioni e sul sostegno all’Ucraina”, ma occorre anche “cercare una via per fermare la guerra”.(LaPresse)