ROMA – L’emergenza nucleare “è un pericolo, però la distanza ci mette in qualche modo al riparo da conseguenze dirette”. Così Franco Gabrielli, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, ospite a “Di Martedì” su La7.
“Il nostro sistema di Protezione civile – spiega – ha oggetto, come scenario, un incidente che può riguardare le centrali nucleari al di là delle Alpi”. Quindi il sistema è tarato per fronteggiare eventuali emergenze “in Svizzera, In Francia, in Slovenia”, quindi “a maggior ragione se viene molto lontano da noi”.
Le famiglie devono essere tranquille perché ci sono autorità preposte a innescare meccanismi di reazione che, qualora dovesse verificarsi una situazione di pericolo, saranno nella condizione di dare messaggi giusti”, conclude Gabrielli ribadendo che “i farmaci come lo iodio assunto in maniera impropria è più dannoso che positivo“.(LaPresse)