Ucraina, Human Rights Watch: “La Russia utilizza le mine antiuomo”

La Russia è nota per possedere le mine che possono uccidere e mutilare indiscriminatamente persone entro un raggio di 16 metri

Ucraina, tensione al confine: leader assicurano invasione della Russia non imminente AP Photo/Alexei Alexandrov

MILANO – Le forze russe in Ucraina hanno utilizzato mine antiuomo nella regione orientale di Kharkiv. La denuncia è di Human Rights Watch, secondo cui gli ordigni esplosivi bellici vietati sono stati localizzati da tecnici ucraini il 28 marzo 2022. La Russia è nota per possedere le mine che possono uccidere e mutilare indiscriminatamente persone entro un raggio di 16 metri, mentre l’Ucraina non possiede questo tipo di armi o il suo sistema di utilizzo. “I Paesi di tutto il mondo dovrebbero condannare con forza l’uso da parte della Russia di mine antiuomo, vietate in Ucraina”, ha affermato Steve Goose, direttore Armi di Human Rights Watch. “Queste armi non fanno distinzione tra combattenti e civili e lasciano un’eredità mortale per gli anni a venire”, ha aggiunto.

Il Trattato internazionale per la messa al bando delle mine del 1997 vieta in modo completo l’uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di mine antiuomo. La Russia non è tra i 164 Paesi che hanno aderito al trattato. L’uso è una rara circostanza, tuttavia, in cui un Paese che non ha aderito al Trattato utilizza l’arma sul territorio di un Paese che fa parte del documento. La mina utilizzata dalla Russia è di nuova concezione chiamata POM-3 o ‘Medallion’, dotata di sensore sismico per rilevare una persona in avvicinamento ed espellere una carica esplosiva nell’aria, spiega Hrw. La successiva detonazione della carica e l’espulsione dei frammenti di metallo può causare morte e lesioni entro un raggio di 16 metri, secondo le limitate informazioni pubblicamente disponibili.

(LaPresse)

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