WASHINGTON – “Dagli Usa nuovo pacchetto di aiuti in armi all’Ucraina”. La notizia è stata diffusa su Twitter direttamente dal presidente Joe Biden: “Gli Stati Uniti – ha spiegato l’inquilino della Casa Bianca – hanno autorizzato il loro più grande pacchetto di assistenza alla sicurezza fino ad oggi per l’Ucraina” da un miliardo di dollari. “Questo pacchetto aggiunge ulteriori munizioni, armi e attrezzature all’Ucraina per aiutare a soddisfare le sue esigenze di sicurezza cruciali mentre difende il Paese”.
No al ricatto nucleare
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha spiegato che l’Ucraina sta “attivamente informando il mondo sul ricatto nucleare russo, sui bombardamenti della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Ci sono già reazioni da parte della comunità internazionale. Ma è necessario accelerare le azioni in risposta. La Russia non presterà attenzione alle parole e alle preoccupazioni. Sono necessarie nuove sanzioni contro lo stato terrorista e l’intera industria nucleare russa per aver creato la minaccia di un disastro nucleare. Il mondo – ha continuato – non dovrebbe dimenticare Chernobyl e ricordare che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è la più grande d’Europa. Il disastro di Chernobyl fu un’esplosione in un reattore, la centrale nucleare di Zaporizhzhya è composta da sei unità di potenza”
Export
In queste ore è in essere un tavolo di confronto finalizzato a sbloccare le esportazioni dai porti della Russia. La notizia è stata diffusa dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar,. “Turchia – ha detto – si aspetta che possa continuare senza interruzioni l’esportazione dall’Ucraina, avviata nei giorni scorsi in seguito a un accordo a Istanbul tra Ankara, Kiev, Mosca e Onu”.
L’invito
E il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha chiesto al mondo occidentale di “vietare l’ingresso a tutti i cittadini russi. La forma più forte ed efficace di sanzione sarebbe quella di chiudere le frontiere. E questo perché i russi stanno portando via la terra di qualcun altro. I russi dovrebbero vivere nel loro mondo fino a quando non cambiano filosofia”.
Duri scontri
Intanto in queste ore secondo lo Stato maggiore di Kiev si sono registrati “pesanti combattimenti nelle zone in prima linea vicino alla città orientale di Donetsk. La situazione nella regione è tesa, i bombardamenti sono costanti in tutta la linea del fronte. I russi stanno lanciando continui attacchi aerei ma le unità militari ucraine stanno respingendo gli assalti”. E il governatore regionale di Donetsk Pavlo Kyrylenko ha spiegato che “il nemico non ha successo” e che “la regione di Donetsk sta tenendo”