STRASBURGO – L’Ucraina minaccia di lasciare il Consiglio d’Europa se la delegazione russa sarà riammessa nell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa. Lo ha dichiarato a LaPresse il deputato Viktor Vovk, del partito radicale, membro del gruppo politico dei conservatori e riformisti (ECR).
“È una vera disgrazia quella che sta accadendo all’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, riteniamo che si stiano mettendo a rischio gli stessi valori alla base di questa istituzione creata 70 anni fa per impedire le guerre”, ha detto Vovk, aggiungendo: “Speriamo che il buon senso e la dignità umana prevalgano sul cinismo e l’ipocrisia di cui siamo testimoni. Se la Russia vincerà, sarà il Consiglio d’Europa a perdere. Se così fosse, la nostra delegazione, almeno quella del mio partito, lascerà l’Assemblea parlamentare e non tornerà fino a quando ci sarà la Russia”.
L’allarme
Il deputato ucraino Viktor Vovk ha poi spiegato che altri parlamentari della Polonia e dei paesi baltici potrebbero lasciare l’Assemblea parlamentare in segno di protesta. Dopo l’annessione della Crimea nel 2014 la delegazione russa è stata sospesa e ha perso il diritto di voto nell’Assemblea parlamentare. Tuttavia ora un rapporto sul rafforzamento del processo decisionale e sulle credenziali contiene un passaggio che, se approvato, potrebbe portare alla riammissione della Russia. “I diritti dei membri di votare, di parlare e di essere rappresentati in assemblea e dei suoi organi non devono essere sospesi o ritirati nel contesto di una contestazione o di una revisione delle credenziali ” recita il rapporto. Sono previsti 225 emendamenti o circa 90 interventi.
La situazione
Il dibattito potrebbe continuare fino alle due del mattino, secondo quanto si apprende da alti ufficiali: se la Russia fosse riammessa nell’Assemblea Parlamentare sarebbe la prima sanzione occidentale ad essere revocata dopo l’annessione della Crimea e il conflitto con l’Ucraina.
LaPresse