STRASBURGO– Facendo seguito alle misure restrittive adottate il 2 marzo in risposta al coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione militare russa ingiustificata e non provocata contro l’Ucraina e vista la perdurante gravità della situazione, il Consiglio ha adottato oggi ulteriori misure settoriali nei confronti del settore finanziario bielorusso.
Le misure concordate – scrive il Consiglio in una nota – sono: limitare la fornitura di servizi di messaggistica finanziaria specializzata (Swift) a Belagroprombank, Bank Dabrabyt e Development Bank of the Republic of Belarus, nonché alle loro filiali bielorusse; vietare le transazioni con la Banca centrale della Bielorussia relative alla gestione di riserve o attività e alla fornitura di finanziamenti pubblici per il commercio e gli investimenti in Bielorussia; vietare la quotazione e la fornitura di servizi in relazione ad azioni di entità statali bielorusse nelle sedi di negoziazione dell’Ue a partire dal 12 aprile 2022; limitare significativamente gli afflussi finanziari dalla Bielorussia all’Ue, vietando l’accettazione di depositi superiori a 100.000 di euro da cittadini o residenti bielorussi, la detenzione di conti di clienti bielorussi da parte dei depositari centrali di titoli dell’Ue, nonché la vendita di titoli denominati in euro ai clienti bielorussi; vietare la fornitura di banconote in euro alla Bielorussia. Il Consiglio ha inoltre introdotto ulteriori misure restrittive per quanto riguarda l’esportazione di beni di navigazione marittima e tecnologia di comunicazione radio verso la Russia. In virtù di tale decisione sarà vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni e tecnologie della navigazione marittima a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità o organismo in Russia, per l’uso in Russia o per l’immissione a bordo di una nave battente bandiera russa. Il Consiglio ha inoltre ampliato l’elenco delle persone giuridiche, delle entità e degli organismi soggetti ai divieti relativi ai servizi di investimento, ai valori mobiliari, agli strumenti del mercato monetario e ai prestiti. Il Consiglio ha infine chiarito la nozione di “titoli trasferibili” in modo da includere chiaramente le criptovalute, e garantire così la corretta attuazione delle restrizioni settoriali in vigore.
LaPresse