ROMA – “Io spingo perchè i premier di Francia, Germania, Italia, Spagna e Polonia vadano in missione a Kiev prima possibile. Spero che l’unità dell’Europa e la resistenza degli ucraini spingano Putin a fermarsi e ad accettare il tavolo negoziale. Ci sono segnali che qualcosa si sta muovendo. L’obiettivo è arrivare al cessate il fuoco il piu’ presto possibile, c’è bisogno che l’Europa prenda un’iniziativa forte”. Così il leader del Pd, Enrico Letta, intervistato dal Quotidiano Nazionale. “L’occasione giusta per compiere un salto in avanti nell’Unione sarà il 9 maggio, con il discorso di Macron a Strasburgo per la festa dell’Europa. Lo ascolterò con grande attenzione, il presidente di turno del Consiglio partirà proprio dal discorso di Draghi sull’eliminazione delle votazioni all’unanimità e del diritto di veto su molte materie”, ha concluso Letta.
“Draghi sta facendo un ottimo lavoro, lunedì il governo ha attuato il provvedimento migliore sul caro energia per aiutare famiglie e imprese. Non mi scandalizzo se in questo momento ci sono tensioni politiche. Stiamo vivendo la fase più delicata su questioni oggettive, dalla guerra alla crisi energetica. Tutte cose talmente complesse e impreviste che è naturale attraversino le coalizioni al loro interno. Mi stupirei del contrario”.
“Ho apprezzato molto la decisione di Draghi sull’assegno energia, soprattutto per il modo con cui il governo lo ha finanziato. Un atto di grande redistribuzione sociale, con la tassazione degli extraprofitti delle multinazionali di petrolio ed energia. Distribuendo i profitti a 28 milioni di italiani. Un gesto di giustizia sociale”. Così il leader del Pd Enrico Letta, intervistato dal Quotidiano Nazionale.
(LaPresse)