Ucraina, l’Onu chiede una tregua immediata a Mariupol: “Salvare vite umane”

Le Nazioni Unite hanno chiesto una tregua immediata nei combattimenti nella città assediata di Mariupol, in Ucraina, per consentire l'evacuazione in sicurezza di circa 100mila civili intrappolati nella città.

Mariupol (AP Photo/Evgeniy Maloletka)

TORINO – Le Nazioni Unite hanno chiesto una tregua immediata nei combattimenti nella città assediata di Mariupol, in Ucraina, per consentire l’evacuazione in sicurezza di circa 100mila civili intrappolati nella città. “Le vite di decine di migliaia di persone, tra cui donne, bambini e anziani, sono in gioco a Mariupol – ha affermato Amin Awad, coordinatore delle Nazioni Unite per la crisi in Ucraina – Abbiamo bisogno di un’interruzione dei combattimenti in questo momento per salvare vite umane. Più aspettiamo, più vite saranno a rischio. Devono poter evacuare in sicurezza adesso, oggi. Domani potrebbe essere troppo tardi”. Questo mese, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto una tregua umanitaria nelle ostilità durante le celebrazioni pasquali dei cristiani ortodossi. Oggi, il giorno di Pasqua, Awad ha ribadito l’appello di Guterres affinché si fermino i combattimenti per consentire rifornimenti salvavita a Mariupol e in altre aree sotto attacco e consentire la partenza di coloro che vogliono andarsene, mentre continuano ad arrivare notizie sul drastico deterioramento della situazione a Mariupol. “In un momento di raro allineamento del calendario delle festività religiose della Pasqua ortodossa, della Pasqua ebraica e del Ramadan, è il momento di concentrarsi sulla nostra comune umanità, mettendo da parte le divisioni”, conclude Awad.

LaPresse

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