MILANO – Si temono decine di vittime a Kremenchuk, nella zona centrale dell’Ucraina, dove un missile ha colpito un affollato centro commerciale. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha attribuito la responsabilità dell’attacco alle forze russe, il numero di vittime è “inimmaginabile” perché all’interno al momento del raid si trovavano oltre mille civili. Il bilancio del governatore della regione di Poltava, Dmitry Lunin, è di almeno 10 morti e 40 feriti, ma si teme che si aggraverà.
I video che circolano mostrano la struttura in fiamme, da cui si solleva una fitta coltre di fumo grigio, e diversi soccorritori intenti a spegnere il fuoco. “È un altro crimine di guerra russo. Un crimine contro l’umanità”, ha affermato Dmytro Lunin, governatore della regione ucraina di Poltava in cui Kremenchuk si trova. Zelensky ha posto l’accento sul fatto che la struttura non poneva “nessun pericolo per l’esercito russo” e non aveva “nessun valore strategico”. Era “solo il tentativo delle persone di vivere una vita normale, che fa adirare così tanto gli occupanti”, ha aggiunto il presidente ucraino.
Le immagini di Kremenchuk riecheggiano precedenti attacchi visti in questa guerra che hanno causato un grande numero di vittime civili. Come quello che a marzo colpì un teatro di Mariupol in cui si erano rifugiati molti civili, uccidendo secondo le stime circa 600 persone. E come pure l’attacco di aprile alla stazione ferroviaria di Kramatorsk, in cui morirono 59 persone. A Mariupol intanto un consigliere del sindaco, Petro Andryushchenko, ha riferito che oltre 100 corpi sono stati trovati sotto le macerie di un palazzo bombardato.
L’attacco è giunto mentre la Russia, dopo avere costretto gli ucraini alla ritirata dalla vicina Severodonetsk, sta organizzando un assalto a tutto campo contro l’ultima roccaforte ucraina nella provincia di Luhansk, nell’Ucraina orientale, “riversando fuoco” sulla città di Lysychansk via terra e dal cielo, secondo il racconto fatto dal governatore Sergey Haidai. Il governatore ha chiesto ai cittadini di Lysychansk di evacuare “immediatamente” la città, definendo la situazione “molto difficile”. La battaglia per Seveerdonetsk e Lysychansk fa parte di un’offensiva intensificata per strappare all’Ucraina la più ampia regione del Donbass, composta appunto dal Luhansk e dal Donetsk.
Intanto più a ovest, a Sloviansk, potenzialmente il prossimo grande campo di battaglia tra forze russe e ucraini, il sindaco Vadim Lyakh ha accusato le forze russe di avere lanciato dopo l’alba sulla città munizioni a grappolo, una delle quali ha colpito un quartiere residenziale, causando almeno una vittima.(LaPresse/AP)