Ucraina: Mosca attacca Italia, aperta campagna anti-Russia. Di Maio: “Basta mistificare”

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Nella foto: il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio

MILANO – Nuovo attacco di Mosca all’Italia. L’ambasciata russa a Roma, in un post pubblicato su Facebook, denuncia quella che definisce “un’aperta campagna anti-russa nei media italiani” e una “crescita dei sentimenti russofobi nella società italiana”, parlando di “violazioni dei diritti dei cittadini russi”.

Dura la replica del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “In Italia nessuno sta portando avanti una campagna anti-russa, i media hanno solo raccontato le crudeltà commesse dall’esercito russo. Basta con questa mistificazione della realtà e con le provocazioni”, ha dichiarato il titolare della Farnesina, aggiungendo che “con la Russia bisogna tenere un canale aperto di dialogo, perché solo la Russia può portarci alla pace, ed è quello che stiamo facendo” ma “al tempo stesso i nostri mezzi d’informazione non possono prendere lezioni di giornalismo dalla Russia, né tantomeno ricevere minacce”.

La denuncia di Mosca relativa all’Italia giunge all’indomani delle accuse lanciate dal ministero degli Esteri russo, che venerdì aveva parlato di comportamento italiano “servile e miope” scagliandosi contro quello che definiva un tentativo dei media italiani di presentare la missione umanitaria russa del 2020 durante la pandemia come “operazione di spionaggio”. E all’indomani delle parole dell’ambasciatore Sergey Razov, che in un’intervista a LaPresse aveva detto che le relazioni tra Italia e Russia “purtroppo, si sono deteriorate”, aggiungendo che “questa non è stata la nostra scelta”.

Lo stesso Razov a marzo scorso aveva querelato il quotidiano La Stampa attirandosi allora la reprimenda del premier Mario Draghi. Nel post di oggi, l’ambasciata russa a Roma denuncia una “grande campagna lanciata in Italia contro la cultura russa e i suoi rappresentanti” e cita come esempio il caso della polemica del sindaco di Milano Giuseppe Sala per “la richiesta al direttore d’orchestra di fama mondiale Valery Gergiev di condannare pubblicamente le azioni della Russia in Ucraina”.

Poi la sede diplomatica afferma che “è anche noto il rifiuto di servire cittadini russi, compresi i dipendenti delle rappresentanze diplomatiche da parte di singole banche italiane”, dicendo che “in particolare, nelle banche UniCredit, BancoPosta, BNL, Intesa Sanpaolo, sono stati registrati rifiuti di lavorare con cittadini russi”. E il riferimento ai media: “I connazionali sono preoccupati per il limitato accesso ai media russi in Italia e, di conseguenza, per la mancanza di informazioni obiettive sulla politica e sulle azioni della Russia nel quadro dell’operazione militare speciale, che è particolarmente significativa nel contesto della pressione propagandistica del Occidente collettivo e un’aperta campagna anti-russa nei media italiani”.

Il ministro Di Maio replica: “I media italiani svolgono il proprio lavoro in maniera egregia, e dall’inizio di questa atroce e sanguinosa guerra che Putin sta portando avanti in Ucraina, hanno raccontato i fatti in modo professionale, con inviati sul campo che hanno rischiato la vita. Tutto questo, mentre in Russia è vietato parlare di guerra, mentre vengono censurate le immagini terrificanti di civili ucraini uccisi dalle bombe russe, mentre manifestanti russi vengono arrestati perché si oppongono alla guerra”. Poi il ministro degli Esteri chiosa: “L’Italia rispetta il popolo russo, che nulla c’entra con le folli scelte di Putin, e continuerà sempre a rispettarlo. Putin si sieda al tavolo delle trattative e metta la parola fine a questa guerra”.(LaPresse)

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