MILANO – Dopo le polemiche suscitate dalle sue posizioni critiche al sostegno dato dall’Italia all’Ucraina, oggi il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo ha condannato apertamente l’invasione russa. Alla vigilia della manifestazione di Milano del 25 aprile, che già si preannunciava all’insegna di malumori e tensioni, Pagliarulo ha voluto fare chiarezza.
Intervenendo a Bari all’iniziativa ‘La Resistenza è un bel futuro’, il presidente nazionale dell’associazione partigiani ha precisato che “tutto è nato dall’invasione russa, moralmente e giuridicamente da condannare e condannata, senza se e senza ma, a cui hanno fatto e stanno facendo seguito uno scempio di umanità e di vita del popolo ucraino e una legittima resistenza armata”.
Il presidente dell’Anpi – che nei giorni scorsi aveva sollecitato una commissione di indagine internazionale per chiarire cosa sia successo a Bucha – ribadisce il desiderio di una festa della Liberazione di pace. Messaggio che campeggia anche sul – criticatissimo – manifesto dell’Anpi per la Festa della Liberazione, sul quale campeggia la frase “L’Italia ripudia la guerra”, citazione parziale dell’articolo 11 della Costituzione.
“Oggi il punto è: come arrivare ad una pace vera – ha chiarito Pagliarulo dal palco del teatro barese Kursaal Santalucia – . Aggiungo una citazione. Ho sentito queste parole della partigiana Mirella Alloisio in una trasmissione televisiva: ‘Sono entrata nella resistenza perché non ne potevo più della guerra’. Credo che sia il modo migliore per immaginare un 25 aprile con la parola d’ordine della pace”.
Di pace, ma con toni ben diversi, ha parlato anche il presidente della Camera, Roberto Fico, ospite della medesima manifestazione. “La pace non significa resa – ha chiarito – la pace va raggiunta ma non significa arrendersi, quindi oggi ancora di più il popolo ucraino si deve determinare e va rispettato il suo diritto di popolo, di istituzione, il diritto alla difesa, che è un diritto sacrosanto e il Parlamento italiano è vicino al popolo ucraino, alle istituzioni ucraine e a questo diritto”.
“Questo 25 aprile ha un significato molto particolare e molto importante”, ha aggiunto Fico che poi è nel vivo delle polemiche suscitate nei giorni scorsi dalle posizioni espresse dal presidente dell’Anpi Pagliarulo. “L’Anpi è un grandissimo patrimonio del nostro Paese – ha ricordato – pieno di circoli e di dibattiti, quindi ribadisco la posizione che credo sia giusta: non si può mai, neanche per un solo momento, mettere sullo stesso piano, ma questo vale in generale non per l’Anpi, i diritti di chi è stato aggredito e di chi ha aggredito”, ha concluso il presidente della Camera.(LaPresse)