KIEV– Il segretario di Stato statunitense, Mike Pompeo, ha incontrato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, negando che aiuti militari e una visita alla Casa Bianca siano stati o continuino a essere condizionati a un’indagine sull’ex vice presidente Joe Biden. “Semplicemente non è così, troveremo il momento giusto, troveremo l’opportunità adeguata” per la visita”, ha affermato dopo aver incontrato Zelensky. Le accuse sono alla base del processo d’impeachment nei confronti del presidente statunitense Donald Trump. L’ucraino ha da parte sua detto che il processo non ha un effetto negativo sulla relazione bilaterale, ringraziando l’amministrazione Trump per il sostegno economico e militare. “Gli Usa vedono che la lotta dell’Ucraina per libertà, democrazia e prosperità è valida, il nostro impegno a sostenerla non vacillerà”, ha dichiarato Pompeo.
L’appoggio
“Gli Usa sanno che l’Ucraina è un Paese importante – ha proseguito – non solo come cuore geografico dell’Europa, è un baluardo tra libertà e autoritarismo nell’Europa orientale. I suoi campi alimentano il continente europeo e i suoi oleodotti mantengono calda l’Europa in inverno”. Gli incontri a Kiev arrivano mentre il Senato a maggioranza repubblicana di Washington si prepara a votare sulla convocazione di testimoni che potrebbero fare ulteriore luce sulle azioni di Trump in Ucraina. Il voto, secondo le previsioni, sembra destinato a bocciare la convocazione, lasciando pensare che entro pochi giorni possa arrivare il proscioglimento di Trump. Lo statunitense ha anche incontrato i ministri degli Esteri e della Difesa, oltre a leader della società civile, e visitato alcune chiese ortodosse.
LaPresse