MILANO – “Per la difesa del nostro popolo, della sovranità della Russia e dell’integrità territoriale”, “appoggio la decisione del ministero Difesa e dello Stato maggiore di introdurre la mobilitazione parziale”. Lo ha annunciato il presidente russo, Vladimir Putin, in un atteso discorso alla nazione giunto all’indomani della convocazione di referendum in quattro regioni occupate nell’est e nel sud dell’Ucraina, per la loro annessione. Putin ha spiegato che “la leva riguarderà solo cittadini che al momento sono parte delle riserve, cioè coloro che hanno svolto il servizio militare nelle forze armate, che hanno già esperienza e formazione”, ma ha precisato che “i chiamati, prima di partire per il fronte, avranno un’ulteriore formazione e ulteriore addestramento”. “Il decreto è già stato firmato e verranno informati per iscritto Duma e Consiglio nazionale”, ha proseguito Putin, sottolineando che le “iniziative” in applicazione del decreto per la mobilitazione cominceranno “da oggi”.
“La decisione dell’operazione militare speciale è stata inevitabile”. Così il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso televisivo. “La liberazione dei territori del Donbass resta l’obiettivo”, aggiunge.
“Non possiamo né abbiamo il diritto morale di abbandonare le persone a noi vicine, non possiamo non rispondere alla loro sincera aspirazione a decidere”, “il Donbass e le amministrazioni di Zaporizhzhia e Kherson hanno deciso di indire dei referendum sul futuro del loro destino e hanno richiesto il sostegno della Russia”, “hanno il sostegno” di Mosca e “faremo di tutto per garantire uno svolgimento tranquillo dei referendum”. Lo ha detto il , Vladimir Putin, in un atteso discorso alla nazione giunto all’indomani della convocazione di referendum in quattro regioni occupate nell’est e nel sud dell’Ucraina, per la loro annessione alla Russia.
(LaPresse)