Ucraina: Russia evoca tempesta globale, Zelensky chiede nuove sanzioni contro Mosca

Foto ufficio stampa presidenziale ucraino tramite AP in foto il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy

ROMA“Le azioni dell’Occidente hanno suscitato una grande tempesta globale”, ma la Russia “è in grado di preservare la macro-stabilità”. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov è tornato così a minacciare gli alleati di Kiev, addossando ai politici europei la responsabilità per il blocco della fornitura del gas tramite il Nord Stream 1 e del caro energia. La Russia ha “infranto i contratti, non è più un fornitore affidabile”, ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, annunciando un nuovo pacchetto di misure in Germania, che comprende investimenti da 65miliardi di euro contro l’inflazione e i rincari dell’energia.

Il leader ha ricevuto il premier ucraino Denys Shmyhal, che ha avuto un incontro anche con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Un segno di allentamento delle tensioni tra i due Paesi, dopo che l’Ucraina ha accusato le autorità tedesche di aver fatto poco per sostenere Kiev. Shmyhal, che è stato accolto con gli onori militari a Berlino, è il più alto funzionario ucraino a visitare la capitale tedesca da mesi. Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito l’Occidente che quest’inverno la Russia si sta preparando per “un attacco energetico decisivo contro tutti gli europei”.

“In questi giorni, Mosca sta cercando di aumentare ulteriormente la pressione energetica sull’Europa – il pompaggio di gas da parte del Nord Stream si è completamente fermato. Perché lo fanno? La Russia vuole distruggere la vita normale di ogni europeo. Vuole indebolire e intimidire l’intera Europa”, ha affermato il leader. In giornata Zelensky ha avuto un nuovo colloquio telefonico con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per discutere del prossimo round di aiuti a Kiev e di nuove misure contro Mosca. Il presidente ha sottolineato la necessità di preparare l’ottavo pacchetto di sanzioni, compreso il divieto di rilascio di visti ai cittadini russi”.

Il Cremlino si è detto pronto a ritorsioni in caso di restrizioni ai visti. “La risposta”, ha avvertito Peskov, “può essere asimmetrica e simmetrica, ma ci sarà inequivocabilmente, nel caso si proceda verso una decisione senza precedenti, che richiederà sicuramente serie ritorsioni da parte nostra”. Sul campo si continua a combattere. Nella notte tra sabato e domenica i bombardamenti russi hanno colpito la città portuale di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, danneggiando una struttura medica.

Sabato, un bambino è stato ucciso e cinque persone sono rimaste ferite in attacchi missilistici nella regione. A Kharkiv, la seconda città più grande del Paese, bombe russe hanno incendiato un grande complesso di ristoranti in legno. Una persona è stata uccisa e due sono rimaste ferite, ha riferito il governatore Oleh Syniehubov. La ripresa dei negoziati di pace tra Kiev e Mosca sembra sempre più difficile. Ad allontanare – nuovamente – le speranze è stato Peskov. La Russia è disponibile a dialogare con l’Ucraina ma, ha chiarito, “solo alle nostre condizioni”.(LaPresse)

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