Ucraina, Salvini: “Per una volta d’accordo con Letta, serve un incontro Putin-Zelensky”

“Oggi è il terzo mese di guerra e mi rifiuto di pensare che vada avanti per altri mesi. Letta, che non risparmia di attaccarmi, ha detto una cosa che condivido: occorre un incontro Putin-Zelensky. L’incontro è la via migliore”.

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Nella foto: il segretario della Lega Matteo Salvini

ROMA – “Oggi è il terzo mese di guerra e mi rifiuto di pensare che vada avanti per altri mesi. Letta, che non risparmia di attaccarmi, ha detto una cosa che condivido: occorre un incontro Putin-Zelensky. L’incontro è la via migliore”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite a ‘Porta a Porta’. “Questi tre mesi di guerra penso abbiano stancato tanti – aggiunge –, l’obiettivo è salvare vite in Ucraina e in Africa, bisogna sbloccare i porti e il grano. Rischiamo di avere milioni di morti in Africa, preferirei che i dialoghi a distanza fossero fatti personalmente. Se andiamo avanti per altri mesi il disastro è totale per tutti, globale”. “La pace è un dovere, da preparare, organizzare e conquistare. Io penso che i tempi siano maturi. Tutti dovrebbero tornare a parlare con Mosca”. “Io non sono rassegnato a una guerra a oltranza che porterà morte e disoccupazione. Vanno salvate vite e posti di lavoro. Io non mi rassegno a tornare tra due mesi con lo stesso schema, con altre migliaia di morti, io ho il dovere di provarle tutte. Putin non accetterà? Andiamoglielo a chiedere, vediamo che carte ha in mano”. “Tutti i politici avrebbero il dovere di mettersi a lavoro viaggiando e lavorando per il cessate il fuoco”, aggiunge. “Io ho la certezza che se mandiamo altre armi tra sei mesi stiamo qui a contare i morti. Io ritengo che mandare altre armi sia un errore madornale che allarga il conflitto”, conclude.

LaPresse

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