MILANO – Raid aerei russi tornano a scuotere Kiev, che non veniva colpita dallo scorso 28 aprile, quando l’attacco era avvenuto durante la visita del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Diverse esplosioni sono state registrate nella capitale domenica mattina: la Russia sostiene che i raid, con missili ad alta precisione, abbiano distrutto alla periferia di Kiev carri armati T-72 e altri veicoli corazzati forniti da Paesi dell’Europa orientale, mentre l’Ucraina nega sostenendo che i razzi abbiano colpito un impianto di riparazione di treni in cui non c’erano tank.
Il tutto nel giorno in cui Vladimir Putin, in un’intervista a Rossiya-1, ha lanciato una minaccia criptica di escalation militare: se l’Occidente consegnerà a Kiev missili a lungo raggio “ne trarremo le dovute conclusioni e useremo le nostre armi per colpire siti che non abbiamo ancora colpito”, ha detto senza precisare quali potrebbero essere i nuovi obiettivi. E ha aggiunto che le ulteriori consegne di armi a Kiev non fanno che “trascinare il conflitto armato”.
Dichiarazioni che giungono a pochi giorni dall’annuncio dei piani Usa di consegnare all’Ucraina aiuti militari per 700 milioni di dollari, che includono quattro sistemi missilistici di precisione a medio raggio, come pure elicotteri, sistemi anti-carro Javelin, radar e veicoli tattici. E dichiarazioni che giungono anche nel giorno in cui El Pais ha pubblicato l’indiscrezione secondo cui la Spagna intende inviare a Kiev missili anti-carro e fino a 40 tank Leopard A4.
I nuovi raid su Kiev hanno mostrato che la Russia ha ancora capacità e volontà di colpire al cuore dell’Ucraina nonostante abbia riconcentrato i suoi sforzi sulla conquista dell’est del Paese. Negli ultimi giorni, in particolare, le forze russe sono impegnate nella battaglia per Severodonetsk e Lysychansk, e domenica è proseguita l’avanzata con attacchi aerei e missilistici su città e villaggi del Donbass. A Lysychansk, nella regione orientale ucraina di Luhansk, il ministero dell’Interno ucraino denuncia che un attacco russo ha distrutto il quartier generale degli aiuti umanitari, dove si erano rifugiate oltre 40 persone; non sono state però fornite notizie di eventuali vittime.
Intanto l’operatore Energoatom, che gestisce gli impianti nucleari ucraini, ha anche accusato Mosca di avere sfiorato all’alba l’incidente nucleare, quando un missile da crociera russo ha volato a bassa quota sopra una centrale nucleare dell’Ucraina meridionale nella regione di Mykolaiv, quella di Pivdennoukrainsk. I russi “ancora non capiscono che anche il più piccolo frammento di un missile su una centrale funzionante può causare una catastrofe nucleare e una perdita di radiazioni”, ha avvertito Energoatom.(LaPresse/AP)