Ucraina, un sociologo indipendente: “In Russia Putin ha l’83% dei consensi”

L'intervento del direttore del dipartimento socioculturale del Levada Center, ultimo istituto demoscopico indipendente in Russia

Foto Mikhail Klimentyev, Sputnik, Kremlin Pool / via AP in foto Vladimir Putin

MILANO – In patria Vladimir Putin gode di un gradimento che ha pochi precedenti: l’83% dei russi ne sostiene l’operato, “ma il suo consenso crescerà ancora, ci sono gli indicatori”. A parlare è Alexey Levinson, direttore del dipartimento socioculturale del Levada Center, ultimo istituto demoscopico indipendente in Russia, in una intervista al Corriere della Sera. Il 53% sostiene “decisamente” la guerra in Ucraina, il 28% “abbastanza”; per il 43% la guerra serve a “proteggere i russi delle repubbliche autonome”, per il 25% è una “guerra di difesa”, per il 21% “combatte il nazionalismo”, rileva Levinson.

I sondaggisti non usano la parola “guerra”, vietata per legge, “ma i russi sanno ormai benissimo – spiega – che se ne combatte una”. Dei crimini di guerra, invece, sono “totalmente ignari. Un’altra legge impedisce di diffondere foto come quelle di Bucha, che stanno sconvolgendo l’Occidente, perché sarebbero ‘vilipendio alle forze armate’. Ma anche se lo sapessero, penserebbero che la Russia ha ragione di comportarsi così”. L’appoggio alla guerra sembra forte anche tra i giovani: il 29% la appoggia “decisamente”, il 43% “abbastanza”. Quanto aller sanzioni “sono iniziate nel 2014, e non hanno mai spostato l’opinione di un singolo russo. Non c’è mai stato più del 15-20% degli intervistati che hanno ipotizzato fossero giuste, figuriamoci utili. E questo prima della guerra. Ora le persone che ne subiscono le conseguenze si sentono ancora più vicine al governo”, ha concluso.

(LaPresse)

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