L’Ucraina si è svegliata sotto le bombe russe, dopo che Mosca ha lanciato una serie di attacchi su tutto il Paese. Le truppe russe, oltre a Kiev, colpita l’ultima volta a giugno, hanno lanciato missili in varie centri, fra cui Leopoli, Zhytomir e Khmelnitsky. E Kryvyi Rih, città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, attaccata nuovamente in serata da droni kamikaze.
Un raid su vasta scala voluto dal presidente russo Vladimir Putin che ha così risposto agli atti di “terrorismo” di Kiev, compreso quello al ponte di Crimea. L’attacco con camion-bomba al ponte di Crimea, i cui pilastri secondo Mosca saranno riparati già entro il fine settimana, ha provocato la dura reazione di Putin, che ha definito il “regime di Kiev” un “gruppo terroristico” e ha minacciato una “dura risposta” se ci saranno altri attacchi da parte dell’Ucraina.
“Questo è solo il primo episodio”, gli ha fatto eco il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, inserito insieme a Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, nella lista dei ricercati da parte dell’intelligence ucraina. Putin ha trovato la (scontata) solidarietà da parte del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, che ha annunciato lo schieramento al confine di un gruppo congiunto di truppe di Minsk e Mosca.
I bombardamenti russi hanno causato un bilancio provvisorio di almeno 11 morti e 60 feriti, oltre a danni a diverse infrastutture, con conseguenti problemi alla rete elettrica, tanto che Kiev ha annunciato di dover sospendere l’esportazione dell’elettricità fino alla stabilizzazione del proprio sistema energetico. I raid di Mosca sono stati duramente condannati dalla comunità internazionale. L’Italia, tramite la Farnesina, si è detta “inorridita” per i missili contro l’Ucraina.
L’Onu ha parlato di “un’escalation inaccettabile”, mentre per l’Unione europea gli attacchi russi contro i civili “equivalgono a crimini di guerra”, come affermato dall’Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell, che ha parlato con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, rientrato urgentemente a Kiev dal suo viaggio in Africa.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato come questi attacchi costituiscano un “cambio profondo nella natura della guerra” e il presidente Usa Joe Biden ha ribadito che “non fanno che rinforzare l’impegno degli Stati Uniti al fianco di Kiev”. “Questi attacchi dimostrano che la Russia ci vuole spazzare via”, l’affondo di Zelensky che, dopo i bombardamenti, ha avuto colloqui telefonici con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, con Macron e con la premier britannica Liz Truss. Zelensky ha anche sentito il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con cui ha concordato una riunione urgente del G7.
Desta preoccupazione anche la sicurezza informatica. Alcuni dei principali aeroporti Usa sono stati il bersaglio di una serie di attacchi informatici lanciati dal territorio russo che hanno colpito i servizi web al pubblico. In Germania, invece, è stato allontanato dal suo posto Arne Schönbohm, presidente della Bsi, l’agenzia governativa per la cybersicurezza, in seguito ai suoi presunti legami con circoli dei servizi segreti russi.(LaPresse)