MILANO – “Il governo sta facendo di tutto per rispettare le regole. I dati reali sono più puntuali delle previsioni Ue, e sono positivi. Nel primo trimestre 2019 abbiamo 5 miliardi in più di entrate. La fatturazione elettronica sta dando ottimi risultati: 1,8 miliardi di euro. Come la lotta all’evasione: l’operazione conclusa contro una grande casa di moda ha portato 1,3 miliardi”. Così in un’intervista a Repubblica il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, parla della possibile procedura Ue contro l’Italia.
La questione Tav è ancora irrisolta
“Il dossier è in mano al presidente del Consiglio che incontrerà le controparti europee e francesi. Si tratta di un progetto vecchio di 20 anni che necessariamente va rivisto, ma al governo ho capito che non è tutto bianco o nero. E ci sono anche sindaci no Tav della Val Susa che stanno lavorando a un progetto di compromesso”. Così il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, in un’intervista a Repubblica risponde a una domanda sulla Tav, uno dei nodi più difficili da sciogliere per il governo.
Pace fiscale e decreto Crescita
“Abbiamo fatto un primo decreto sulla pace fiscale in cui io stessa avevo previsto un accesso all’anagrafe rafforzato per la guardia di finanza, un maggiore scambio di dati che ha consentito di recuperare molte risorse evase. E ci sono norme di questo tipo anche nel decreto crescita, grazie al quale partirà la lotteria degli scontrini. In Portogallo ha funzionato. Ci saranno vincite raddoppiate per chi usa la moneta elettronica. Ma su questo tema quello che manca è il carcere per i grandi evasori”. Così in un’intervista a Repubblica il viceministro dell’Economia, Laura Castelli.
La polemica sull’utilizzo dei minibot
Sui minibot, Castelli spiega: “In Italia c’è un grosso problema di compensazione crediti-debiti con le aziende. È uno dei motivi per cui le imprese falliscono. Per risolverlo bisogna agire trattando con Bruxelles. E sono certa che la tecnologia possa aiutare, a partire dall’implementazione del cassetto fiscale”. Mentre per quanto riguarda la flat tax, l’esponente del M5S sottolinea: “È un peccato non si sia cominciato dalla revisione delle tre aliquote, come avevamo proposto a dicembre. Ripartirei da lì”.
Le tensioni tra Di Maio e Di Battista
“Non so perché sia uscito così su temi su cui c’è una discussione aperta. Col rischio di influenzarla”. Così il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, intervistata da Repubblica, riferendosi alla frase di Alessandro Di Battista che ha detto che se il governo dovesse cadere ora, il limite dei due mandati non dovrebbe valere. “Non amo le prese di posizione singole. Queste cose destabilizzano”, aggiunge Castelli, che però dice di non vedere questa lite Di Maio-Di Battista come una frattura nel Movimento: “Sono normali dinamiche di due persone con caratteri diversi”.
(LaPresse)