ROMA – “È inoltre auspicabile, nella prospettiva di un bilancio pluriennale all’altezza della situazione, che si sappia guardare con maggiore ambizione alle ‘Nuove Risorse Proprie’, a beneficio del contribuente europeo, garantendo un maggior valore aggiunto della spesa dell’Unione, senza gravare sui bilanci nazionali. Ho chiesto una decisa politica europea sui rimpatri e sul contrasto al traffico di esseri umani”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante le comunicazioni nell’aula della Camera sul Consiglio europeo.
La linea di Conte sulle nomine europee
Nella discussione sulle nomine europee devono essere “i criteri di equilibrio geografico, politico, di dimensione degli Stati membri, di genere. Si decida in coerenza con una logica di pacchetto” così da rappresentare tutti gli equilibri. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante le comunicazioni nell’aula della Camera sul Consiglio europeo.
L’agenda di Conte sul futuro dell’Ue
“È di fondamentale importanza” che all’agenda strategica della nuova legislatura europea si accompagnino “decisioni e politiche europee all’altezza della situazione e che trovino tempestiva attuazione”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante le comunicazioni nell’aula della Camera sul Consiglio europeo. Conte detta la sua agenda, indicando alcuni obiettivi prioritari: in primo luogo “una governance europea e multi-livello della migrazione”, basata sulla solidarietà e sull’equa condivisione delle responsabilità. E “su una decisa politica europea sui rimpatri e di contrasto al traffico illegale di esseri umani”.
Migranti, lavoro e clima sono le priorità
Poi “un deciso avanzamento dell’Unione nel completamento del pilastro dei diritti sociali, nel definire e attuare iniziative e strumenti europei volti a proteggere i disoccupati, soprattutto giovani, a realizzare forme di salario minimo europeo, a lottare contro l’esclusione sociale e la povertà”. Ancora, “un budget dell’Euro-zona dotato anche di funzione di stabilizzazione, obiettivo essenziale per la solidità dell’Euro-zona nello scenario globale”. Poi l’incentivo a investimenti pubblici produttivi, e rimedio alla concorrenza fiscale ingiustificata tra Stati Membri.
Unità di intenti e politica estera efficace
Inoltre la promozione di politiche ambientali a sostegno dell’economia circolare e di incentivo all’obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 “senza che ciò incrini l’unità europea su un obiettivo essenziale per tutti i cittadini europei”; una adeguata tutela europea sia dei prodotti agricoli sia delle indicazioni di provenienza geografica; “l’ulteriore miglioramento della cooperazione nel contrasto al terrorismo internazionale e al crimine organizzato” e “una politica estera dell’Unione Europea efficace, capace di definire posizioni. E, se necessario, misure, con decisioni efficaci e adeguate al ruolo nel mondo globale cui l’Unione europea non può e non deve rinunciare”.
(LaPresse)