Roma (LaPresse) – “La decisione di ieri dell’Eurosummit di avviare la nascita di uno strumento di bilancio per l’Eurozona all’interno del Quadro finanziario pluriennale è un primo passo importante. Che riconosce la necessità di strumenti ad hoc per l’area Euro per favorire la convergenza e rafforzare la competitività. Ma è solo un primo passo perché il cammino per fare dell’Eurozona il fulcro della potenza economica dell’Europa è ancora lungo”. Così Sandro Gozi, Presidente dell’Unione europea dei Federalisti commenta i risultati del vertice dei paesi Euro di ieri.
“Sicuramente la resilienza dell’Eurozona verrà accresciuta con l’adozione delle riforme cui l’Eurosummit di ieri ha dato il via libera”, interviene Giorgio Anselmi, Presidente della sezione italiana dei federalisti europei (Movimento Federalista Europeo). “Ma si è scelto ancora una volta di non imboccare la strada indicata nel 2012 dal Blueprint della Commissione europea, e ripresa dal Rapporto dei Quattro presidenti, di dar vita ad una vera unione economica. Che implica la creazione di un potere fiscale limitato ma autonomo a livello europeo ed un ruolo di controllo democratico da parte del Parlamento europeo”.
“Nella via indicata ieri dall’Eurosummit pesa il fatto che si sia scelto di inserire il bilancio dell’Eurozona nel Quadro finanziario multiannuale . Non solo in questo modo l’ammontare del budget è destinato ad essere poco più che simbolico, cosa che ne limita gravemente l’impatto. Ma ancor di più è criticabile la scelta di confinarlo in un quadro di governance puramente intergovernativo. Siamo ancora molto lontani dalla visione proposta dalla Francia. Di fare dell’Eurozona il cuore e il motore di una vera sovranità europea”, conclude Luisa Trumellini, segretario generale del MFE.