Ue, Meloni: “A maggio si cambia direzione, basta tecnocrati”

"Io credo che con le prossime elezioni di maggio cambierà l'assetto europeo. Si andrà in una direzione nuova. Che è quella di avere un'Europa come spero sia quella per la quale noi lavoriamo"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Giorgia Meloni

ROMA (LaPresse) – Ue, Meloni: “A maggio si cambia direzione, basta tecnocrati”. “Io credo che con le prossime elezioni di maggio cambierà l’assetto europeo. Si andrà in una direzione nuova. Che è quella di avere un’Europa come spero sia quella per la quale noi lavoriamo. Quella per cui lavora anche Fratelli d’Italia. Quindi chi voterà alle prossime elezioni europee sappia che se sceglierà noi, sceglierà l’alternativa di un’ Europa diversa. Che non sia più nelle mani dei tecnocrati, dei burocrati, che è un’alternativa agli interessi della grande finanza speculativa”. Così a Rtl 102.5 Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.

“In questi anni ci hanno detto che chi era contro l’attuale assetto europeo era nemico dell’Europa. In realtà, i nemici dell’Europa sono proprio quelli che hanno trasformato un sogno di solidarietà, una grande civiltà, in un club di un gruppo di usurai, perché questa fino a qui è stata l’Ue, con politiche cieche e ridicole che hanno impoverito milioni di persone e interi stati nazionali”, ha aggiunto.

Ue, Meloni: “A maggio si cambia direzione, basta tecnocrati”

“La posizione di FdI verso il governo non è di assenso acritico, né di dissenso acritico e non è pregiudizievole, noi diamo una mano al governo, se i provvedimenti sono buoni li sosteniamo, se invece non li reputiamo tali non li sosteniamo. E la manovra, così com’è adesso, non mi convince: si spendono tutti i soldi che abbiamo, e che sono pochi, aumentando il deficit, traducendoli in debito per i nostri figli. Sostanzialmente spende in spesa corrente nel settore assistenziale. Ma, per noi, non va bene, perché l’Italia ha bisogno di investire, ha bisogno di credere in chi produce ,di credere in chi lavora, di credere nelle imprese, di difenderle anche da acquisizioni estere, di investire in infrastrutture, ha bisogno di mettere gli italiani in grado di competere ad armi pari”, conclude Meloni.

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