MILANO – “Dobbiamo essere realisti: la Cina è una potenza globale con cui dobbiamo fare i conti. Ma questo non significa rinunciare ai nostri valori. Siamo molto diversi da loro, basta pensare alle posizioni sulla guerra in Ucraina emerse dal vertice di venerdì scorso. Nulla sta facendo Pechino per fermare l’aggressione russa. Ma anche alla questione di Hong Kong, di Taiwan, al rispetto dei diritti delle minoranze, come nel caso degli Uiguri. Dobbiamo pretendere il rispetto del principio di reciprocità e leale concorrenza. Non è possibile che le nostre imprese siano escluse dagli appalti pubblici in Cina. Allo stesso modo, non è possibile che le aziende cinesi seguano regole diverse da quelle europee, in termini di tutela dei lavoratori, della salute e dell’ambiente. Il progetto cinese, come ha detto Xi Jinping, è un progetto egemonico che non possiamo accettare passivamente”. Lo ha detto il vicepresidente del Partito popolare europeo, Antonio Tajani, nella plenaria a Strasburgo sul dibattito riguardo all’esito del vertice Unione europea-Cina.