BRUXELLES – La presidenza della Commissione europea sarà proposta ai socialisti, la presidenza del Consiglio europeo ai liberali. La presidenza del Parlamento europeo e l’Alto rappresentante della politica estera sarà proposta ai popolari.
L’ipotesi ai vertici dell’Ue
Questa è la base del negoziato coi 28 governi Ue presentata dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk alla riunione dei presidenti dei gruppi politici al Parlamento. Lo ha dichiarato l’eurodeputato fiammingo Gerolf Annemans, che ha partecipato alla riunione in rappresentanza del gruppo Identità e Democrazia. L’accordo sarà la base del negoziato al vertice europeo.
L’accordo di Tusk
L’intesa presentata da Tusk, precisano poi altre fonti del Parlamento, è stato convalidato da Francia, Germania, Olanda e Spagna al summit del G20. E servirà da base per le discussioni con i ventotto capi di stato e di governo al summit di questo pomeriggio. Nella riunione cinque gruppi parlamentari, popolari, socialisti, liberali, verdi e sinistra unitaria europea, hanno infatti difeso il principio che sia uno spitzenkandidat a diventare presidente della Commissione europea. Secondo lo schema sarà una donna ad assumere l’incarico dell’Alto rappresentante della politica estera europea. I presidenti dei gruppi hanno ribadito inoltre che spetterà ufficialmente agli eurodeputati eleggere il proprio presidente.
(LaPresse)
