Il Parlamento europeo ha dichiarato che l’Ungheria non è più una vera democrazia. Dopo il dibattito di ieri con il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, sugli sviluppi in Ungheria da quando il Parlamento ha attivato l’articolo 7 nel 2018, i deputati hanno approvato un progetto di relazione che avverte che il paese non può più essere considerato una democrazia completa. La relazione è stata approvata con 433 voti favorevoli, 123 contrari e 28 astenuti.
Da Lega e Fratelli d’Italia voto contrario
Gli eurodeputati di Lega e Fratelli d’Italia hanno votato contro la relazione del Parlamento europeo che definisce l’Ungheria non più una vera democrazia.
“La delegazione di Fratelli d’Italia ha espresso voto negativo sulla relazione sul rischio di violazione grave da parte dell’Ungheria dei valori su ci si fonda l’Unione, il cui obiettivo è quello di osservare le cosiddette “violazioni dello Stato di diritto” in Ungheria. Riteniamo che un prerequisito di tale rapporto dovrebbe essere l’obiettività, l’uso di criteri chiari e la stretta aderenza ai fatti, ma ciò ancora una volta non è accaduto”, scrive in una nota la delegazione di FdI composta da Raffaele Fitto, Sergio Berlato, Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Giuseppe Milazzo, Nicola Procaccini, Vincenzo Sofo e Raffaele Stancanelli.
La condanna del Parlamento
Il Parlamento europeo condanna “i tentativi deliberati e sistematici del governo ungherese” volti a minare i valori europei e chiede di avanzare con la procedura dell’articolo 7. La mancanza di un’azione decisiva da parte dell’Ue – scrive il Parlamento europeo in una nota – ha contribuito all’emergere di un “regime ibrido di autocrazia elettorale”, ovvero un sistema costituzionale in cui si svolgono le elezioni ma manca il rispetto di norme e standard democratici. Nel testo della relazione adottata oggi si afferma che i valori sanciti dall’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea (tra cui la democrazia e i diritti fondamentali) si sono ulteriormente deteriorati grazie ai “tentativi deliberati e sistematici del governo ungherese”, aggravati dall’inazione dell’Ue. Nel 2018, il Parlamento ha adottato una relazione per delineare 12 aree di preoccupazione e avviare la procedura di attivazione dell’articolo 7 del Trattato sull’Unione europea per determinare l’esistenza di un chiaro rischio di grave violazione dei valori dell’Ue in Ungheria.
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