Uecoop: allarme welfare, più over 60 che 30enni per prima volta da 1861

"E' necessario potenziare il sistema di welfare italiano con l'assistenza sociale e sanitaria unendo le forze del pubblico con quelle del privato per un razionale impiego delle risorse disponibili". È l'allarme lanciato dall'Unione europea delle cooperative, Uecoop, in relazione "al sorpasso.

Milano, 22 ott. (LaPresse) – “E’ necessario potenziare il sistema di welfare italiano con l’assistenza sociale e sanitaria unendo le forze del pubblico con quelle del privato per un razionale impiego delle risorse disponibili”. È l’allarme lanciato dall’Unione europea delle cooperative, Uecoop, in relazione “al sorpasso. Ciò per la prima volta dal 1861, della popolazione over 60 sui 30enni. Dunque con il 28,7% contro il 28,4%”, secondo l’Istituto di studi e ricerca Carlo Cattaneo su dati Istat. “L’invecchiamento progressivo della popolazione pone la sfida di un’assistenza di qualità a lungo termine all’interno e all’esterno del perimetro della famiglia”, spiega Uecoop. “Considerato che già oggi gli over 80 rappresentano circa il 7% di tutta la popolazione italiana. Ciò con più di 4,2 milioni di persone fra cui 15.647 ultracentenari. Dunque esiste la necessità di potenziare un sistema di welfare che metta insieme il meglio del pubblico e il meglio del privato con il mondo cooperativo. Perciò sta già garantendo assistenza e cura grazie a oltre 328mila addetti sul territorio nazionale”.

precisa Uecoop 

“Mentre cresce anche la domanda di spazi nelle case di riposo che nel settore privato hanno registrato un aumento del 40% dei posti letto. Ciò nel decennio compreso fra il 2006 e il 2016. Questo l’anno scorso ha sfiorato i 500 milioni di euro il valore degli investimenti da parte di società italiane e straniere per compravendite di strutture per anziani. Soprattutto nel nord e nel centro Italia fra Lombardia, Piemonte, Lazio e Toscana secondo il report di Collier International Italia”. “Considerato il trend di invecchiamento della popolazione, diventa quindi strategico formare una platea di professionisti dell’assistenza in grado di seguire al meglio gli anziani dentro e fuori le residenze. Tenendo presente che i non autosufficienti sono già 2,5 milioni e raddoppieranno entro il 2030”, conclude Uecoop.

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